- Apertura lavori
- Discussione temi;
- Brainstorming;
- Varie ed eventuali.
Nuove associazioni entrano a far parte del CNG
Il Consiglio di Presidenza del Consiglio Nazionale dei Giovani nell’ultima riunione del 26 maggio 2020, su proposta della Presidente Maria Cristina Pisani e a seguito dell’istruttoria del Segretario Generale Federica Celestini Campanari, ha deliberato favorevolmente per l’ingresso tra le organizzazioni aderenti dell’Associazione di Promozione Sociale Arci con lo status di membro osservatore candidato e della Conferenza dei Presidenti delle Consulte degli Studenti degli Istituti Superiori di Studi Musicali con lo status di membro osservatore permanente.
La Presidente, a nome di tutto il Consiglio di Presidenza, dà il benvenuto alle nuove organizzazioni per il lavoro che verrà svolto insieme.
25 maggio 2020: 1.154 nuovi operatori volontari di servizio civile universale selezionati con i bandi del 4 settembre 2019
Sono 1.154 gli operatori volontari di Servizio Civile Universale selezionati con il Bando di selezione per 39.646 posti in Italia e all’estero, pubblicato lo scorso 4 settembre che saranno impiegati in progetti in Italia e all’estero presentati da enti di diversa natura: associazioni, organizzazioni, comuni, fondazioni, cooperative, università e tanti altri organismi ancora. Di questi, 54 sono gli operatori volontari dello stesso Bando che saranno impiegati in progetti con Misure Aggiuntive.
Quest’ultimi avvii si aggiungono ai 29.229 avviati alla data del 30 aprile 2020, portando così a 30.383 gli operatori volontari avviati per il Bando ordinario 2019.
Per maggiori informazioni visita il sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
La Fondazione Europea per la Gioventù (EYF) lancia una call straordinaria per attività internazionali 2020-2021
Nel quadro dell’attuazione della strategia per il settore giovanile 2030, la Fondazione europea per la gioventù (EYF) lancia un invito speciale dedicato alle attività internazionali che promuovono soluzioni alle questioni emergenti che riguardano i diritti dei giovani, tra cui:
- Effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale,
- Intelligenza artificiale
- Governance digitale
- Maggiore mobilità e nuove forme di lavoro.
Ulteriori informazioni sulle sfide che riguardano i diritti dei giovani sono disponibili nel documento di accompagnamento della strategia. I tuoi progetti possono essere organizzati nel 2020 o nel 2021.
Il termine per la presentazione delle domande è il 1 ° giugno 2020.
Prima di completare una domanda, informati su:
Chi può presentare la domanda
Criteri di applicazione
Processo di candidatura
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Un messaggio alle istituzioni europee per difendere i giovani dall’impatto della crisi causata dal CoVid-19
YMCA Europe, Organizzazione mondiale del movimento scout – WOSM, World Association of Girl Guides and Girl Scouts e The Duke of Edinburgh’s International Award stanno inviando un messaggio alle istituzioni europee per difendere, a nome di tutti i giovani, l’impatto della crisi CoVid-19 sulla loro vita.
“Viviamo in tempi straordinari: mai prima d’ora abbiamo affrontato una pandemia globale in un mondo globalizzato. Abbiamo visto come in un mondo connesso, la malattia si diffonda velocemente, e così le sue conseguenze.
Molti esperti prevedono che questa emergenza sanitaria si tradurrà in una dura crisi economica, per tutti i Paesi. Il sostegno ai servizi per i giovani è già stato tagliato durante l’ultima crisi economica con conseguenze disastrose sul loro futuro; conseguenze che vivono ancora oggi. Questi tagli hanno interessato molti servizi, alcuni dei quali forniti da organizzazioni giovanili. Poiché la loro sostenibilità è stata ostacolata, i giovani sono stati privati del sostegno cruciale per il loro sviluppo personale, come opportunità di apprendimento non formale e cittadinanza attiva.
L’impatto di queste riduzioni è evidente su tutti i giovani in Europa; la loro istruzione, prospettive di lavoro, inclusione sociale, salute fisica e mentale sono state tutte danneggiate. Tuttavia, sono in prima linea nella pandemia o si destreggiano tra telelavoro e scuola a casa. Le giovani donne in particolare affrontano ulteriori oneri riguardo l’aumento della violenza contro le donne, responsabilità per l’assistenza a bambini, parenti, familiari malati e sono a maggior rischio di perdere il lavoro durante questo periodo.
Dobbiamo imparare dagli errori del passato: guardiamo all’Unione europea come al nostro cammino verso il futuro, alla luce guida per stare insieme e lavorare in modo coeso in questi tempi difficili. Questa volta, non lasciamo indietro i nostri giovani.
Esortiamo l’Unione europea a ricordare ai suoi membri che è il momento di investire nei giovani, nella loro istruzione, nella loro salute e nelle loro capacità. Quando arriva il momento di tagliare i nostri bilanci nazionali e durante i negoziati per il prossimo quadro finanziario pluriennale, l’Unione europea deve assicurarsi che le generazioni future non vengano sacrificate nuovamente sull’altare dell’austerità: vorremmo vedere sostegno e linee guida, orientare i governi verso la solidarietà e gli investimenti intergenerazionali.
Inoltre, vorremmo chiedere di dare l’esempio e investire nei giovani a partire dai loro programmi come la “Garanzia giovani”, e mantenere la promessa di triplicare Erasmus +.
I giovani stanno facendo la differenza. I giovani contano.”
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“Anche Caino ha il Coronavirus” – L’inchiesta di UniSì
L’inchiesta “Anche Caino ha il Coronavirus” è il frutto di circa due mesi di lavoro portato avanti da UniSì – Uniti a Sinistra, studentesse e studenti della Facoltà di Giurisprudenza della Statale di Milano.
La volontà politica principale che ha mosso gli studi e le ricerche è stata quella di voler dar voce ad una fetta della nostra Umanità che, già relegata ai margini della società per lo stigma che la figura del detenuto ha da sempre portato con sé, in questa emergenza non ha evidentemente occupato il posto che avrebbe dovuto occupare nella narrazione mainstream degli organi di stampa ma anche delle più varie soggettività politiche organizzate.
L’inchiesta comincia con un viaggio nella situazione degli istituti di detenzione e nelle carceri già prima della diffusione del virus Sars-CoV2. A sostenere la tesi del sovraffollamento e delle condizioni precarie tra le celle delle nostre carceri ci sono numeri, dati, testimonianze ed interventi illustri di chi vive e lavora all’interno di queste strutture.
Si prosegue poi con il racconto dei primi giorni di lockdown e dell’organizzazione delle diverse rivolte e proteste scoppiate tra le mura delle carceri italiane. Considerata la difficoltà nel reperire testimonianze, visto che anche chi scrive è stato soggetto alle misure di distanziamento fisico, le maggiori attenzioni saranno riservate alle carceri milanesi. Cambiando regione si proverà a dare una spiegazione anche alle morti del Carcere di Modena, ai contagi di Torino, alla singolare “protesta solidale” del carcere femminile di Venezia e allo sciopero della fame della Casa Circondariale di Crotone.
Chi sono i protagonisti delle rivolte? Cosa chiedono? Cosa è davvero successo e come hanno reagito le amministrazioni? Ce lo racconteranno direttamente alcuni dei protagonisti di quelle complicate giornate.
La lettura finale vorrà essere una risposta che guardi oltre l’emergenza, perché invero nelle carceri anche la “normalità” ha caratteri emergenziali.
Tutti i contributi sono il frutto di un intenso dialogo tra le componenti della nostra società che si occupano di carcere: dal mondo dell’associazionismo alle istituzioni, dalle università alla psichiatria, dall’amministrazione penitenziaria ai Garanti dei detenuti, dal mondo della Politica a quello della cooperazione e del mutualismo.
Leggi l’Inchiesta!