Gentili Presidenti,
Care ragazze e cari ragazzi,
desidero rivolgermi, con questa lettera di fine anno, a voi che siete stati chiamati, anche in questi ultimi 12 mesi, a testimoniare la bellezza di una gioventù consapevole e responsabile, a voi che siete un dono immenso per la nostra comunità, a voi che con le vostre scelte potete essere protagonisti di un sano vivere civile, indispensabile per fronteggiare le conseguenze di una crisi senza precedenti, a voi che siete e siete stati protagonisti importanti per il Consiglio Nazionale dei Giovani.
È passato già un altro anno, un anno intenso, stancante, emozionante. Un anno in cui insieme abbiamo provato a sovvertire logiche, a cambiare procedure, un anno in cui abbiamo avuto il coraggio di non piegarci dinanzi ad ostacoli enormi che questa pandemia ha creato e che ci hanno costretto a ridurre al minimo la nostra attività. Per tutto questo desidero ringraziarvi, per il vostro impegno, la vostra passione, il vostro affetto e per tutto il lavoro svolto insieme.
Sono stati mesi intensi nei quali le idee, le speranze e le aspettative di milioni di giovani donne e giovani uomini italiani hanno camminato di pari passo con il nostro entusiasmo. La nostra è una storia coraggiosa e intensa. Lo testimoniano le numerose iniziative, i progetti, gli scambi, le relazioni, le partnership consolidate. Solo in questo 2021 abbiamo svolto 5 Assemblee Generali, 12 riunioni del Consiglio di Presidenza, 20 riunioni delle Commissione Tematiche, abbiamo partecipato a 44 eventi di cui 10 organizzati da noi, abbiamo svolto 22 incontri istituzionali, avviato 6 progetti e svolto 2 audizioni parlamentari, abbiamo pubblicato 6 ricerche e realizzato 86 passaggi sui media nazionali, raggiungendo 1 milione di giovani sui nostri canali social. Abbiamo messo tutto il nostro impegno per studiare e approfondire, per dare voce a migliaia di ragazze e ragazzi. Abbiamo creato uno spazio online per il confronto e la condivisione di esperienze tra le associazioni giovanili di diversa formazione e natura e le istituzioni italiane ed europee. Abbiamo svolto tutti insieme un importante ruolo propositivo, in Italia e all’estero, creando opportunità e spazi per condividere le nostre idee e avviare un dialogo con le altre realtà giovanili, europee e internazionali. Abbiamo partecipato a incontri, comitati scientifici, assemblee, congressi; abbiamo conosciuto centinaia di giovani, forum locali, organizzazioni giovanili, consigli e giunte regionali.
Ripercorrere a ritroso tutto questo tempo non è affatto semplice, per le tantissime attività e il difficile lavoro svolto insieme, nonostante le difficoltà di ritrovarci in spazi fisici di confronto, per poter allargare la partecipazione e il coinvolgimento dei giovani alla vita sociale, civile e politica del Paese, per sensibilizzare le forze sociali e i rappresentanti istituzionali a un maggiore investimento nelle politiche pubbliche per i giovani. Abbiamo sempre e a gran voce chiesto di ascoltare le istanze di un’intera generazione, di credere nella vitalità e nella creatività giovanile, lo abbiamo fatto con tutta la nostra forza proponendo sempre soluzioni concrete. Come Presidente di una così ampia piattaforma giovanile, ho più volte invitato le ragazze e i ragazzi a sfidare apertamente il futuro con tutto il loro patrimonio di bellezza e umanità, per costruire un Paese migliore. È un nostro dovere e noi non ci siamo mai tirati indietro, respingendo la retorica che vuole dipingere le giovani generazioni come dominate dall’individualismo e dal disimpegno civile. Temo sia solo una comoda rappresentazione di chi, dall’alto di qualche anno in più, fatica a comprendere identità e dinamiche relazionali mutate da una società che rigetta gabbie ideologiche precostituite e da inedite forme di aggregazione. E tutti voi siete la più bella dimostrazione dell’impegno civico, un inno a credere al futuro.
Ed è con tutto il nostro coraggio che abbiamo messo in campo quotidianamente azioni per rafforzare la nostra piattaforma e darle consistenza, presenza territoriale, rappresentanza presso le sedi nazionali e internazionali. Dobbiamo esserne orgogliosi. In questi dodici mesi abbiamo, anche online, raggiunto milioni di giovani, centinaia di realtà associative, portato la nostra voce in dibattiti televisivi, giornali, istituzioni nazionali e internazionali, contribuendo a scrivere con ognuno di voi innumerevoli pagine di cooperazione tra associazioni ed enti di natura pubblica e privata. Questi mesi sono stati una prova importante per tutti noi, una prova di vita per me e per ognuno di voi, un tempo nel quale abbiamo imparato, ancor di più, a lavorare insieme per raggiungere obiettivi condivisi. Per questo e per tanto altro non smetterò mai di ringraziarvi per il supporto anche umano che ci avete affettuosamente donato sempre.
Se ci soffermiamo a pensare a ciò che da due anni sta accadendo nel nostro Paese – così come in tanti altri Paesi del mondo – non possiamo non notare che tutto ciò che ci circonda sembra aver cambiato aspetto: persone, luoghi, abitudini, consuetudini. Davanti a questo drammatico cambiamento, siamo ripartiti da noi stessi, da quei valori che le generazioni passate ci hanno trasmesso e che ci consentono oggi di riscoprire la bellezza del prendersi cura degli altri, di scegliere in modo consapevole, dai valori dell’associazionismo. Il mondo ci appartiene e ci appartiene ancora di più nella misura in cui siamo capaci di viverlo come un dono per ciascuno. Per custodirlo e proteggerlo dagli attacchi di un nemico invisibile, dobbiamo sprigionare tutta la bellezza che abbiamo dentro di noi, scegliendo con responsabilità il bene per gli altri, restituendo quest’energia a tutto ciò che ci circonda. L’associazionismo giovanile è per questo un’esperienza straordinaria per i giovani del nostro Paese, perché spezza i fili di quella solitudine e di quell’individualismo che soprattutto questi anni hanno lasciato nella vita di molti. E la nostra strategia per avvicinare i giovani al mondo associativo è stata impegnativa ma allo stesso tempo semplice: rendere comprensibile a tutti che ogni cosa insieme può cambiare, che non bisogna rassegnarsi, che non è vero che non ci sono alternative alla costruzione di una società differente capace di includere collettivamente i giovani e di offrire un futuro adeguato alle aspettative di ognuno di loro. Questo approccio ci impone impegno e dedizione, studio e ricerca, azione verso le istituzioni pubbliche. Si tratta, tutti insieme, di individuare soluzioni perseguibili e di sperimentare buone pratiche attraverso il circuito associativo. E poi, ancora, di rilanciare le nostre idee affinché possano divenire la base per costruire nuove politiche pubbliche, non semplici sogni, ma autentici ed innovativi progetti di cambiamento.
In questi ultimi due anni l’emergenza sanitaria ha stravolto l’esistenza di ognuno di noi con un sentimento che ci accompagna ancora oggi: l’incertezza. L’incertezza di fronte a ciò che siamo oggi, a ciò che saremo domani, a ciò che il mondo sarà, in un perenne stato di dubbio e precarietà. Il ricordo della vita sociale pre-pandemia, di quel dinamismo che riempiva le nostre giornate di contatti umani, luoghi e occasioni di socialità, stanno pericolosamente diffondendo la percezione di incertezza sul futuro di ognuno di noi. Una percezione ancora più profonda tra le giovani generazioni che, a ragione, sentono il peso delle conseguenze di una crisi senza precedenti. Ecco perché oggi è ancora più forte quel desiderio di far crescere i nostri progetti e far ripartire le nostre ambizioni, senza sprecare tempo e opportunità.
Per questo, nel corso del 2021, come Consiglio Nazionale dei Giovani, abbiamo lavorato per provare a dare il nostro contributo alla discussione pubblica sul rilancio del Paese. Lo abbiamo fatto indagando, in particolare, le condizioni e le prospettive occupazionali, retributive e contributive dei giovani italiani, mettendo in luce l’instabilità e la precarietà lavorativa, la mancanza di autonomia economica e abitativa, l’impossibilità di creare serenamente una propria famiglia, rimandando il passaggio alla genitorialità a condizioni più solide. Lo abbiamo fatto anche indagando il mismatch tra domanda e offerta di lavoro per poter così aiutare le Istituzioni a ripensare i percorsi d’orientamento e di inserimento nel mercato del lavoro. Consapevoli, inoltre, della grande capacità di resilienza dei nostri giovani, che si manifesta primariamente nella partecipazione sociale, abbiamo lavorato per rendere possibile un loro reale protagonismo nella progettazione e attuazione del Next Generation Eu nel nostro Paese, riuscendo a conquistare traguardi importanti come il Comitato per la Valutazione dell’Impatto Generazionale delle politiche pubbliche, istituito dal Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, che ci consentirà di monitorare e valutare le politiche per i giovani e di offrire dati e informazioni per una strategia condivisa e coordinata che risponda alle reali necessità delle giovani generazioni. Ricordate quando nel 2018 chiedevamo l’inserimento in Costituzione della valutazione generazionale delle politiche pubbliche? La strada intrapresa ci porta a quel traguardo.
Il lavoro di quest’anno è poi proseguito con l’elaborazione del Piano Nazionale Giovani 2022 attraverso la condivisione delle vostre idee e delle vostre proposte che abbiamo sottoposto all’attenzione del Governo e del Parlamento, dopo una complessa analisi del Disegno di Legge di Bilancio 2022 presentato dal Governo alle Camere e oggi approvato con molte modifiche che da tempo avanzavamo per affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro, per l’adolescenza, le politiche sociali, per il sostegno all’occupazione e per l’imprenditorialità giovanile, ma anche investimenti straordinari nella formazione. A tal proposito, è doveroso il nostro ringraziamento a quelle forze parlamentari e a quei deputati e senatori dell’Intergruppo parlamentare “Next Generation Italia per l’equità intergenerazionale e le politiche giovanili”, per aver sostenuto la norma che aumenta il nostro finanziamento a 700 mila euro per il 2022 e finanzia anche per 2023 il fondo da destinare al funzionamento del CNG, consentendoci in tal modo di programmare nuove attività con il mondo dell’associazionismo giovanile. Il nostro impegno sarà ancora quello di creare sempre più stabilità e riconoscimento a questa struttura che oggi ci consente di lavorare insieme nell’interesse della nostra generazione.
Su queste premesse, l’auspicio è che il 2022 possa essere realmente l’anno dei giovani. Sarà un anno particolarmente importante per l’avvio dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un anno in cui proseguiranno anche i lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa, un processo democratico paneuropeo ambizioso, per il quale daremo il nostro contributo attraverso una campagna di sensibilizzazione e ascolto sul futuro dell’Europa, rivolta alle organizzazioni giovanili e ai giovani, e la realizzazione di alcune agorà locali e nazionali per tracciare insieme il percorso da seguire per rinsaldare quel legame che ci ha consentito di vivere oltre 70 anni di prosperità e pace. Il 2022 sarà proprio l’Anno europeo della gioventù, voluto dalla Presidente della Commissione Ue von der Leyen, con il fine di definire le prospettive per i giovani europei che hanno subito le maggiori conseguenze dall’impatto della pandemia. Per questo, come Consiglio Nazionale dei Giovani, faremo ogni sforzo per provare a includere le priorità dei giovani, in particolare di quelli emarginati e provenienti da contesti svantaggiati, nei processi di consultazione e nelle strategie del processo decisionale dell’Ue.
“Dai comportamenti dei giovani emerge un’esortazione a migliorare il modo di vita nel nostro Paese”. Questa una tra le tante espressioni di speranza cui il Presidente Mattarella ha fatto ricorso nel suo mandato e al quale va la nostra riconoscenza e gratitudine per i frequenti incoraggiamenti, per l’attenzione che ha sempre riservato alle istanze delle giovani generazioni. Anche nei momenti più difficili, la più alta carica dello Stato ha rappresentato per noi un punto fermo e un esempio. ‘Ti stanno cercando dal Quirinale’ è una frase che nei corridoi dell’ufficio mi creava sempre una grandissima emozione.
Troverete nel breve report allegato, tutte le attività che i componenti del Consiglio di Presidenza e delle Commissioni tematiche stanno portando avanti; ogni mese proviamo, infatti, a fare sintesi dei nostri percorsi quotidiani. A tal proposito permettetemi di ringraziare anche loro per la determinazione che hanno mostrato in questi mesi, per l’amore con cui hanno lavorato per questa piattaforma. E oltre a ringraziare i ragazzi del Servizio Civile, della Segreteria e tutti voi, voglio dirvi di continuare a credere nel Consiglio Nazionale dei Giovani, di lavorare insieme ancora di più, di raccontare a tutti la nostra esperienza, di sentirci parte di una grande famiglia.
Lo sappiamo, le giovani generazioni sono minoranza nel nostro Paese, non solo in termini numerici, ma la nostra è una minoranza che però può farsi profetica e generativa se riusciremo a infondere coraggio, restituire entusiasmo, coltivare quella volontà di poter essere insieme costruttori del mondo.
Per questo “sognate grandi cose. Sognate che con voi il mondo può essere diverso. Se voi date il meglio di voi stessi aiutate il mondo a essere diverso. Non dimenticare, sognate”, come disse Papa Francesco, durante il suo ultimo viaggio a Cuba.
Il suo è anche il mio augurio per il 2022, sognare insieme grandi cose anche in mezzo alle difficoltà. Perché “chi non rischia, non cammina”. E io sono certa che sapremo, ancora una volta, rischiare camminando insieme.
Non molliamo. Aiutiamoci insieme a dare voce e forza a questa generazione.
In bocca al lupo a tutti noi! Buon anno al Consiglio Nazionale dei Giovani! Ce lo meritiamo.
Di cuore,
Maria Cristina Pisani
Presidente Consiglio Nazionale dei Giovani
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