Mese: Agosto 2020

“Il momento delle risorse aggiuntive è adesso”. Intervento della Presidente Maria Cristina Pisani su Avvenire.it

Caro direttore,
nelle settimane più difficili della pandemia abbiamo tutti apprezzato lo straordinario impegno di migliaia di giovani volontari e riconosciuto il valore inestimabile del Servizio civile quale strumento a supporto del Paese. È indispensabile che questa esperienza diventi un’opportunità per tutti noi: la crisi che ancora stiamo vivendo ci ha dimostrato quanto l’impegno dei giovani possa essere strumento di coesione sociale e quanto sia importante il ruolo dello Stato nel rimuovere gli ostacoli alla partecipazione dei giovani alla vita del Paese. Con la ‘Strategia Europa 2020’ la Commissione europea, in ambito educativo, prevedeva nel 2010 due obiettivi da raggiungere entro quest’anno: ridurre l’abbandono scolastico e aumentare la percentuale di laureati.
Nonostante negli altri Paesi europei si stiano raggiungendo simili risultati, l’Italia presenta ancora un gap rilevante accompagnato da un dato ancora più preoccupante: 2 milioni di ragazzi tra i 15 e i 19 anni non occupati né inseriti in un percorso formativo. Il loro coinvolgimento nei progetti di Servizio Civile Universale (Scu) può essere un’occasione di formazione, inclusione sociale e accesso al mondo del lavoro. Indicatori ufficiali ci dicono, infatti, che un percorso di riscatto possibile c’è, ma per crearlo occorre un cambio di atteggiamento, un’attenzione ai talenti, un investimento nelle competenze e un sostegno efficace all’intraprendenza. C’è bisogno non più semplicemente di un ‘patto generazionale’ ma di un nuovo ‘patto sociale’ che ridia spazio e definisca una nuova prospettiva per i giovani nella società. In tal senso, il Servizio civile ha avuto un ruolo determinante nel valorizzare un rinnovato senso di fiducia, di responsabilità, di interesse del bene comune.
Eppure, nonostante in molti abbiano riconosciuto l’utilità del Servizio civile, il testo del Decreto Rilancio licenziato dal Senato prevede, a seguito dell’approvazione in Commissione Bilancio della Camera di un subemendamento, soltanto 1 milione di euro aggiuntivo. Insomma: pur avendo il Governo auspicato l’aumento della dotazione da parte del Parlamento e pur avendo inserito il «potenziamento del Servizio Civile Universale » anche nel programma presentato agli Stati Generali dell’Economia con un incremento nel Piano Colao del budget per i prossimi tre anni, oggi i fondi disponibili sono sufficienti a garantire l’avvio al servizio di appena 37mila volontari, ai quali si sommano i fondi Garanzia Giovani utili, si stima, per l’avvio di altri 10mila volontari. Ma i continui ricalcoli dei finanziamenti evidenziano uno scenario ben lontano da quello auspicato di una progressiva stabilizzazione delle risorse per l’avvio di un contingente annuo sempre più cospicuo. In questi anni, è purtroppo emersa in molte forme, occasioni ed esperienze la tendenza a fuggire dalla ricerca di un modo e un mondo attivamente all’insegna ‘noi’.
E questo non solo in Italia, ma anche in Europa. È esploso un senso di ‘non appartenenza’ che ha alimentato una sfiducia radicale nel potersi sentire ‘parte di’ qualcosa che ora tanti sentono come indefinito, di cui non conoscono contorni e orizzonti, senso, valore. Per invertire questa tendenza, è indispensabile aprire una nuova fase con azioni che sviluppino una coscienza di appartenenza, incrementino il senso civico, valorizzino il capitale umano giovanile, stimolino e generalizzino l’acquisizione indispensabile delle competenze necessarie per ‘essere parte’ di un qualunque processo decisionale, creino le condizioni affinché le giovani generazioni siano coprotagoniste di concreti, effettivi, misurabili processi di innovazione.
Sbaglia chi dà per scontato che i giovani italiani ormai vogliano e possano affidare il proprio futuro solo a traiettorie individuali, nella splendida solitudine del proprio talento e delle proprie aspirazioni. L’auspicio è che, nel prossimo decreto in via di definizione, il Governo dia seguito agli impegni presi con lo stanziamento di 100 milioni aggiuntivi per l’anno 2020 e di 200 milioni per gli anni 2021 e 2022, necessari per l’avvio di un contingente annuo di almeno 50mila giovani così come auspicato dal ministro Spadafora per formare migliaia di giovani alla cittadinanza attiva. Giovani cittadini preparati e partecipi protagonisti del loro presente e del futuro di tutti noi.
Leggi l’articolo anche su Avvenire.it

Lettera al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per chiedere di promuovere azioni contro le repressioni in corso in Bielorussia.

Signor Ministro, 
In vista della riunione informale dei Ministri degli Affari Esteri del 27-28 agosto, il Consiglio Nazionale dei Giovani chiede un’azione urgente per la crisi politica in corso in Bielorussia.
I manifestanti, tra cui molti giovani, sono scesi in piazza pacificamente in tutta la Bielorussia durante le recenti elezioni presidenziali e hanno dovuto affrontare la brutalità della polizia, la repressione della loro libertà di espressione e la detenzione arbitraria. In alcuni casi, gli scontri tra polizia e manifestanti hanno provocato la morte dei manifestanti. Organizzazioni indipendenti bielorusse e internazionali – tra cui le istituzioni dell’UE – hanno condannato la violenza contro i civili e hanno dichiarato che le elezioni, secondo gli standard internazionali, non sono state né libere né eque.
I giovani sono stati in prima linea in questa battaglia, rischiando la vita per difendere il loro futuro in un Paese che rispetti le libertà fondamentali, lo Stato di diritto e la democrazia. Il Consiglio nazionale della gioventù della Bielorussia (RADA), una piattaforma democratica e indipendente di organizzazioni giovanili in Bielorussia, è stato attivamente coinvolto nelle proteste pacifiche, sostenendo i manifestanti e documentando le violazioni dei diritti umani. Il RADA, che promuove e salvaguarda i diritti e le libertà fondamentali dei giovani bielorussi, è membro, come noi del CNG, del Forum europeo della gioventù.
Ciò che è successo dopo le elezioni è l’esempio più recente del giro di vite in corso sui diritti umani in Bielorussia. Siamo solidali con i nostri colleghi dell’associazione giovanile RADA e con tutti i giovani che chiedono il rispetto dei diritti civili e politici.
A tal fine, chiediamo ai governi nazionali e all’UE di impegnarsi a promuovere e tutelare la democrazia in Bielorussia, e di attuare un’azione coordinata per:

  • Interrompere immediatamente qualsiasi violenza e trattamento inumano, compresa la tortura, e rilasciare tutti i manifestanti e i prigionieri politici attualmente detenuti;
  • Chiedere nuove elezioni sotto la supervisione di una nuova ed equa Commissione elettorale, e sostenere un piano che garantisca la pacifica transizione democratica del Paese guidata dal popolo bielorusso;
  • Continuare a monitorare la situazione in Bielorussia e intervenire se necessario, rivalutando anche le relazioni diplomatiche, politiche ed economiche con l’attuale regime in Bielorussia, in conformità con i valori dell’UE e i principi dei diritti umani;
  • Rafforzare l’assistenza al popolo bielorusso e alle organizzazioni della società civile democratica e indipendente in Bielorussia, e garantire protezione e sicurezza agli attivisti e ai difensori dei diritti umani che corrono il rischio di essere perseguiti penalmente.

Ci auguriamo che sia possibile sostenere qualsiasi azione che promuova la pace e la democrazia nel Paese e che protegga il polo bielorusso.
Voglia gradire, Signor Ministro, l’espressione della nostra più alta considerazione.
 

Il Recovery Fund scommetta sui giovani. L’intervento della Presidente del CNG Maria Cristina Pisani

L’accordo raggiunto dal Consiglio europeo sul Recovery Fund segna un passaggio storico: per la prima volta importanti risorse verranno assegnate agli Stati membri ricorrendo al debito comune. L’Italia avrà a disposizione 209 miliardi per ripartire ed è indispensabile che siano le nuove generazioni il vero motore della ripresa attraverso un piano nazionale per i giovani che renda centrali le loro istanze nel processo di rilancio del Paese. È quello a cui stiamo lavorando, già da alcune settimane, per presentare al governo una proposta di interventi coordinati per contribuire a comporre un disegno organico unico a supporto delle giovani generazioni.
Il rischio è che in assenza di riforme strutturali aumenti l’immobilismo sociale, innescando un circolo vizioso in cui la mancanza di opportunità rallenta lo sviluppo cancellando ogni prospettiva futura. Per questo, è importante che una larga parte di queste risorse vengano utilizzate per avviare nuove riforme strutturali e maggiori investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, in formazione, digitalizzazione, per garantire la ripresa occupazionale di milioni di donne e giovani chiamati a pagare il conto di un debito pubblico che aumenterà oltre il 150% nel 2021.
È indispensabile anche per questo aprire una nuova fase che persegua gli obiettivi strategici stabiliti dall’Unione europea in materia di gioventù, assumendo due criteri fondamentali: quello di una maggiore sussidiarietà circolare nelle azioni e nella conseguente gestione delle risorse, valorizzando il ruolo centrale dei singoli territori nella promozione e nello sviluppo delle politiche giovanili, secondo il principio bottom-up e quello della trasversalità delle stesse seguendo una logica che integri obiettivi, competenze, ambiti di azione, risorse, attori e protagonisti in una cornice strutturata di interventi.
Da anni accade invece che siano eventi drammatici, come l’attuale crisi, ad accendere brevemente i riflettori sulle giovani generazioni, generando tuttavia proposte settoriali che rischiano di mancare dell’organicità necessaria alla soluzione di problemi complessi. Dovremmo accantonare, per questo, l’idea che singoli incentivi o scoordinati sussidi producano effetti sulla ripresa socio-economica del Paese. La crisi attuale, infatti, insegna che le scelte politiche dovranno d’ora in poi tornare ad essere lungimiranti, a progettare il futuro piuttosto che a subirne l’impatto attraverso vere e proprie politiche economiche che indirizzino i capitali a disposizione verso pochi ma forti progetti qualificanti per liberare nuove energie contrastando le rendite esistenti, attraverso un patto fra formazione e lavoro, aumentando gli investimenti per formare manodopera qualificata e per sostenere l’alta formazione universitaria, potenziando l’apprendistato, rivoluzionando i tirocini professionali perché diventino parte di un percorso universitario, riducendo i tempi d’ingresso nel mondo delle professioni.
Le politiche di sviluppo necessitano di strategie precise, di investimenti mirati, supporto dei soggetti interessati per riprogrammare, con ordine, il futuro. Per questo, un piano coordinato di investimenti per i giovani è l’occasione per dimostrare a ognuno di noi di non aver fallito, di non avere sperperato risorse e capitale umano e di aver lavorato nel più grande interesse dello Stato. E allora forse il nodo è proprio questo: come alimentare nei giovani la forza di perseguire la strada del sogno, il coraggio di non cedere alla rassegnazione perché c’è sempre uno spazio di movimento e trasformazione pronto a cambiare le cose. Bisogna avere la capacità di trovarlo, però, nascosto tra le angosce e i bisogni, e in questa ricerca nessuno può essere lasciato solo perché nessuna vita può e deve essere sprecata.
La scommessa che insieme siamo chiamati a vincere è quella di costruire le basi per lo sviluppo del nostro Paese che non può non passare dal coinvolgimento di chi dovrà governarlo e abitarlo. E proprio per garantire in modo stabile e continuativo forme e modalità di partecipazione e di rappresentanza dei più giovani, stiamo lavorando, per il prossimo autunno, a una nuova edizione degli Stati Generali delle Politiche Giovanili. Un primo passo per il riconoscimento istituzionale della questione nei mesi successivi e per la responsabilizzazione di una parte fondamentale del nostro Paese riguardo al proprio futuro.
Leggi l’articolo anche su Formiche.net

Newsletter n.27 – 13 agosto 2020

Care ragazze, cari ragazzi,

vogliamo augurarvi una buona estate. Tutti noi abbiamo vissuto mesi difficili con un’emergenza imprevista che ha toccato profondamente il nostro quotidiano, rivoluzionando abitudini e stili di vita e che non è ancora finita.
Nonostante le paure, le limitazioni e gli interrogativi ancora aperti sul futuro, continuiamo, insieme, a testimoniare il nostro impegno verso gli altri e verso noi stessi rispettando le regole di distanziamento e le raccomandazioni del Governo.
Dopo la pausa estiva ci aspettano numerosi appuntamenti importanti, a partire dalla scrittura di un Piano Nazionale per i Giovani per rendere centrali le istanze e le necessità delle giovani generazioni sul rilancio del Paese.
Infatti, dopo la nostra partecipazione agli Stati Generali dell’Economia e l’interlocuzione avuta con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro per le Politiche Giovanili, Spadafora, abbiamo iniziato a lavorare sin da subito per presentare al Governo una proposta di interventi coordinati a supporto delle giovani generazioni durante l’iter di discussione e approvazione della prossima Legge di Bilancio, come proposto anche, nel corso della nostra ultima Assemblea Nazionale, dal Sottosegretario all’Economia Baretta, individuando delle macro-aree di intervento in vista della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanze che il Governo dovrà presentare entro il prossimo 27 settembre.
Viviamo da anni un netto peggioramento delle opportunità di riuscita sociale e occupazionale dei giovani. Oggi sono NEET 25 giovani su 100, il 35% nelle regioni del nostro Sud. Si tratta di una dissipazione di capitale umano che ci colloca tra i peggiori Paesi della UE.
L’accordo raggiunto dal Consiglio europeo sul Recovery Fund segna, in questo scenario, un passaggio storico: per la prima volta importanti risorse verranno assegnate agli Stati membri. L’Italia avrà a disposizione 209 miliardi per ripartire e noi desideriamo che siano i giovani il vero motore della ripresa.
Per questo, è importante che una larga parte di queste risorse vengano utilizzate per avviare nuove riforme e maggiori investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, in formazione, digitalizzazione, per garantire la ripresa occupazionale di milioni di donne e giovani chiamati a pagare il conto di un debito pubblico che aumenterà oltre il 150% nel 2021.
È indispensabile dunque aprire una nuova fase che persegua gli obiettivi strategici stabiliti dall’Unione Europea in materia di gioventù, assumendo due criteri fondamentali: quello di una maggiore sussidiarietà circolare nelle azioni e nella conseguente gestione delle risorse, valorizzando il ruolo centrale dei singoli territori nella promozione e nello sviluppo delle politiche giovanili, secondo il principio bottom-up e quello della trasversalità delle stesse seguendo una logica che integri obiettivi, competenze, ambiti di azione, risorse, attori e protagonisti.
La scommessa che insieme siamo chiamati a vincere è quella di costruire le basi per lo sviluppo del nostro Paese, che non può non passare dal coinvolgimento di chi dovrà governarlo e abitarlo. E proprio per garantire in modo stabile e continuativo forme e modalità di partecipazione e di rappresentanza dei più giovani, stiamo lavorando, a un nuovo appuntamento degli Stati Generali delle Politiche Giovanili. Crediamo possa essere un primo passo per il riconoscimento istituzionale della questione nei mesi successivi e per la responsabilizzazione di una quota fondamentale del nostro Paese riguardo al proprio futuro.
In merito al progetto di “Dialogo dell’UE con i Giovani” (in precedenza chiamato Dialogo Strutturato), a cui ogni anno lavoriamo per l’Italia, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e con l’Agenzia Nazionale Giovani, stiamo finalizzando il Report nazionale con i risultati delle consultazioni condotte tra maggio e ottobre 2019, incentrate sul futuro e le sfide del mondo del lavoro, l’animazione socio-educativa e la condizione giovanile nelle aree rurali.
Il progetto di Dialogo dell’UE con i Giovani, a cui da molti anni l’Unione Europea lavora con i Gruppi di lavoro nazionali per permette ai giovani di incidere concretamente nella programmazione europea in tema di politiche giovanili, è una nostra priorità. Abbiamo il dovere, come Consiglio Nazionale dei Giovani, di restituire ai giovani la speranza e la possibilità reale di decidere del proprio futuro.
Questo è e continuerà ad essere il nostro impegno nelle interlocuzioni con il Governo, nell’elaborazione di proposte di legge e interventi, nella collaborazione costante con le istituzioni preposte.
Per questo promuoveremo anche, a settembre, le prossime consultazioni che avranno ad oggetto lo Youth Goal N° 9 “Space and Participation for all”, tra le priorità generale “Europe for YOUth – YOUth for Europe: Space for Democracy and Participation”. Questo nuovo ciclo mira infatti a rafforzare la partecipazione democratica dei giovani anche attraverso l’individuazione di spazi dedicati ai ragazzi in tutti i settori della società. I giovani sono, oggi, poco rappresentati nei processi decisionali sebbene il loro impegno per la nostra democrazia sia cruciale.
Infine, dal 2 al 6 ottobre, parteciperemo alla prossima EU Youth Conference organizzata dalla Germania nell’ambito del prossimo semestre di Presidenza del Consiglio dell’UE.
E’ per questo che confidiamo nella più ampia partecipazione di tutti i giovani e le giovani donne italiane, dei quali abbiamo l’onere e l’onore di rappresentare le istanze presso le più alte istituzioni italiane ed europee.
Tutto ciò premesso, vi auguriamo, di trascorrere una buona estate. Ci rivediamo a settembre soltanto con la newsletter perché gli uffici resteranno aperti e dunque l’attività andrà avanti comunque.
Ci aspetta un altro anno impegnativo, insieme.
Di cuore,
Maria Cristina Pisani
Presidente Consiglio Nazionale dei Giovani

I'm an image

MOOC on Essentials on Youth Work
La Commissione europea e il Consiglio d’Europa stanno organizzando “Massive Open Online Course on Essentials of Youth Work”!

I'm an image

3rd European Youth Work Convention
Si terrà dal 7 al 10 dicembre 2020 la terza European Youth Work Convention.

I'm an image

Peace advocacy
La sessione di studio organizzata dallo  Youth Peace Ambassadors Network che si svolgerà a Strasburgo, in Francia, dal 19 al 24 ottobre 2020.

I'm an image

Time to care
Il Bando rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono impegnarsi, per un periodo di 6 mesi, in attività di supporto e assistenza agli anziani.

Giornata Internazionale della Gioventù!

Oggi celebriamo la Giornata Internazionale della Gioventù!
Istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, questa giornata offre l’opportunità di celebrare le voci, le azioni e le iniziative dei giovani di tutto il mondo.
Tema 2020: impegno dei giovani per l’azione globale.
“Quest’anno in particolare, a livello mondiale, chiediamo, tutti insieme, un maggior coinvolgimento dei giovani a livello locale, nazionale e globale per arricchire le istituzioni e i processi nazionali e multilaterali delle istanze giovanili nonché di trarre insegnamenti dall’importanza della loro rappresentanza e del loro impegno nella politica istituzionale formale.  La scommessa che insieme siamo chiamati a vincere è quella di costruire le basi per lo sviluppo del nostro futuro che non può non passare dal coinvolgimento di chi dovrà governarlo e abitarlo. Lo abbiamo chiesto al Governo anche per affrontare i prossimi mesi insieme. Crediamo possa essere un primo passo per il riconoscimento istituzionale della questione giovanile e per la responsabilizzazione di una quota fondamentale della popolazione riguardo al proprio futuro.” Così la Presidente del CNG Maria Cristina Pisani.

Resoconto stenografico dell’Audizione del CNG presso l’11ª Commissione del Senato della Repubblica

Si pubblica il resoconto stenografico dell’8 luglio 2020 in merito all’Audizione del Consiglio nazionale dei giovani, rappresentato dal Consigliere di Presidenza Alessandro Fortuna, presso l’11a Commissione al Senato (Lavoro Pubblico e privato, previdenza sociale) in relazione all’affare assegnato riguardante le ricadute occupazionali dell’epidemia da Covid-19, le azioni idonee a fronteggiare le situazioni di crisi e la necessità di garantire la sicurezza sanitaria nei luoghi di lavoro (n. 453).
Qui puoi leggere il Resoconto stenografico.

Consiglio Nazionale dei Giovani
Via Adige, 26 – 00198 Roma
Tel. +39 06 94523417