Il contesto di partenza da cui si delineano le linee di intervento del PNRR sulle opportunità per il futuro dei giovani è segnato da:
- 29,2% di tasso di disoccupazione giovanile per le persone fra i 15-24 anni di età;
- 27,9% di giovani che non studiano e non lavorano (NEET) tra i 20 e i 34 anni in Italia, contro il 16,4% di media in UE;
- 3,8% di tasso di abbandono scolastico nelle scuole secondarie di primo grado.
L’obiettivo è investire nelle nuove generazioni per garantire l’accesso ai servizi di assistenza all’infanzia, migliorare il sistema scolastico e invertire il declino di natalità del Paese attraverso 6 linee di intervento:
Digitalizzazione, innovazione, competitività e turismo
- Piano di creazione dei poli territoriali per il reclutamento e la formazione dei giovani, il co-working e lo smart-working;
- Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione per semplificare i processi burocratici che coinvolgono i giovani e favorire la loro partecipazione alla vita sociale e culturale;
- Programmi di “diffusione culturale” nelle scuole e nuovo Servizio Civile Digitale per rafforzare le competenze digitali dei giovani e aumentare il ricorso alle nuove tecnologie;
- Completamento e miglioramento della connettività nelle scuole utilizzando le tecnologie più avanzate per fornire strumenti migliori per lo studio.
Riduzione verde e transizione ecologica
- Creazione di occupazione giovanile in tutti i settori toccati dal Green Deal europeo, tra cui le energie rinnovabili, le reti di trasmissione e distribuzione, la filiera dell’idrogeno;
- Maggiore coerenza nelle politiche messe in atto dal Governo con le preferenze dei giovani, in cui è più forte la sensibilità per i temi ambientali.
Infrastrutture per una mobilità sostenibile
- Potenziamento delle opportunità per la mobilità fondamentali per la formazione e per il corretto collocamento dei giovani nel mondo del lavoro;
- Creazione di nuovi posti di lavoro nei settori di sviluppo della missione per diminuire la disoccupazione giovanile.
Istruzione e ricerca
- Potenziamento delle competenze quantitative, tecnologiche e linguistiche per dotare gli studenti di competenze digitali già dalle scuole primarie;
- Estensione del tempo pieno e potenziamento delle strutture sportive scolastiche;
- Piano Asili Nido per aumentare il tasso di presa in carico dei servizi di educazione e cura per la prima infanzia;
- Promozione di nuovi centri di ricerca al Sud per incentivare il trasferimento tecnologico e l’impiego di risorse qualificate;
- Efficientamento delle scuole per ridurre i valori territoriali migliorando l’offerta infrastrutturale sulle regioni;
- Acquisizione di competenze e abilità indispensabili per affrontare i cambiamenti legati alla digitalizzazione e alla transizione ecologica;
- Investimento nel capitale umano delle nuove generazioni per fornire gli strumenti più adeguati per affrontare le sfide del futuro.
Inclusione e coesione
- Apprendistato duale che unisce formazione e lavoro come parte di un investimento in nuove politiche di istruzione e formazione;
- Potenziamento del Servizio Civile Universale che contribuisce a ridurre il numero di NEET (persone che non studiano e non lavorano);
- Maggiori opportunità di lavoro per incentivare la permanenza dei giovani lavoratori in Italia nei territori a maggior rischio di spopolamento;
- Ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione, sia dei dipendenti pubblici che degli strumenti a loro disposizione, anche migliorando i rapporti con i cittadini e i tempi delle attività.
Salute
- Favorire l’imprenditorialità giovanile con nuove opportunità di lavoro qualificato per sanità, ambiente e innovazione;
- Borse di studio dedicate a corsi di formazione in medicina generale.
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