- Per Il Consiglio Nazionale dei Giovani fondamentale l’impegno profuso dal Ministro Dadone, per preservare i fondi destinati ai giovani e redistribuirli in maniera razionale
Roma, 28 aprile 2021 – Il bonus abitazioni per i giovani under 35, il potenziamento del Servizio Civile Universale, 1,5 miliardi per lo sviluppo di network scuola-università-centri di ricerca-aziende, un nuovo sistema occupazionale e imprenditoriale, e lo stanziamento di 600 milioni di euro a favore del Sistema Duale che consente di promuovere l’occupazione giovanile e di acquisire nuove competenze tecniche e trasversali, in un’ottica di matching tra istruzione, formazione e lavoro. Molte delle proposte avanzate dal Consiglio nazionale dei Giovani (CNG) hanno trovato spazio all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presentato in questi giorni dal Presidente del Consiglio Mario Draghi al Parlamento.
“Il CNG ha apprezzato molto l’impegno di queste settimane del Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, volto non solo a preservare i fondi destinati ai giovani e a ridistribuirli in maniera più chiara e razionale ma anche a sensibilizzare il Governo sulla questione generazionale” ha dichiarato la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani. “Riteniamo che le misure per i giovani contenute nel PNRR siano un primo passo fondamentale al quale, in assenza di un Pilastro dedicato ai giovani, dovrà seguire l’istituzione di un Osservatorio ad hoc che monitori gli impatti degli interventi sulle nuove generazioni e la definizione di un Testo unico per le politiche giovanili che possa mettere a sistema le misure previste, centrato su una strategia volta a ridurre la percentuale di NEET, come indicato anche nell’Agenda 2030”.
Gli ultimi dati Istat hanno infatti posizionato l’Italia tra i primi Paesi in Europa per numero di Neet (Youth Neither in Employment nor in Education and Training) con 2 milioni di ragazzi tra i 15 e i 19 anni non occupati né inseriti in un percorso formativo. Il 22,2% dei giovani italiani non studia, non lavora e non è in cerca di occupazione mentre la media europea non va oltre il 12,5%.
Tra le proposte di CNG avanzate nel dialogo col Governo sul programma operativo a favore dei giovani italiani, c’è anche quella di far corrispondere ad alcuni interventi, in particolare quelli relativi all’occupazione e alla formazione, non soltanto indicatori legati al PIL ma anche quelli relativi al numero di NEET, al tasso di disoccupazione giovanile e al tasso di abbandono scolastico.
Gli interventi del Governo sul PNRR in linea con quanto proposto in questi mesi dal CNG non riguardano solo le politiche attive e del lavoro giovanile ma anche misure come il potenziamento delle infrastrutture digitali scolastiche, gli interventi a sostegno della imprenditorialità innovativa, percorsi di supporto dei giovani disabili e di quelli provenienti da aree svantaggiate e anche lo sviluppo dell’housing sociale.