“I temi di industria 4.0 della sharing e ‘Gig economy’ impongono una riflessione sull’impatto delle trasformazioni dei modelli organizzativi delle imprese sul mondo del lavoro e, in particolare, su quella fascia più debole che è ancora una volta rappresentata dai giovani.
È fondamentale affrontare tali importanti trasformazioni prevedendo un sistema di diritti e tutele universali sul lavoro che allarghino quelle oggi esistenti alla platea di lavoratori, in larga parte giovani, oggi impiegati nelle aziende più innovative”. Lo dichiarano Maria Cristina Pisani, Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani, e Andrea Gattuso, consigliere del Direttivo con delega al lavoro, al margine dell’incontro in corso a Roma dal titolo “Il lavoro che cambia. Digitalizzazione, automazione e futuro del lavoro”, organizzato dal Ministero del Lavoro.
“Nella giornata di oggi – continuano gli esponenti del Forum Nazionale dei Giovani – chiediamo un’attenzione particolare al rapporto tra istruzione e formazione e mondo del lavoro, e la necessità di creare un patto tra le generazioni al fine di innovare e rendere più efficiente anche la pubblica amministrazione. Continueremo ad affrontare questi temi cruciali per la nostra generazione – concludono Pisani e Gattuso – nel solco del lavoro cominciato con l’iniziativa ‘Opportuneety’, che ha coinvolto tanti giovani in tutto il Paese, e portando avanti la nostra collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.
“Nella giornata di oggi – continuano gli esponenti del Forum Nazionale dei Giovani – chiediamo un’attenzione particolare al rapporto tra istruzione e formazione e mondo del lavoro, e la necessità di creare un patto tra le generazioni al fine di innovare e rendere più efficiente anche la pubblica amministrazione. Continueremo ad affrontare questi temi cruciali per la nostra generazione – concludono Pisani e Gattuso – nel solco del lavoro cominciato con l’iniziativa ‘Opportuneety’, che ha coinvolto tanti giovani in tutto il Paese, e portando avanti la nostra collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.