Giorno: 12 Giugno 2020

Family Act. La Presidente del CNG: “Importante garantire sostegno alle giovani donne”

Roma, 12 giugno 2020 – “Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge recante deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e l’introduzione di misure a sostegno della famiglia e delle giovani donne. Sostenere la genitorialità, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita armoniosa dei bambini e investire sul protagonismo giovanile, nonché sulla conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile, sono segnali importanti”. È quanto dichiara Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani.
Supportare le giovani coppie, mediante agevolazioni fiscali, per l’affitto della prima casa e le giovani donne, le mamme, le più svantaggiate, quelle che il più delle volte pagano un prezzo altissimo alla nascita di un figlio, fino all’abbandono del posto di lavoro, è un primo passo per ridurre le differenze occupazionali tra donne e uomini e ridare speranza alle giovani donne italiane. La volontà del Governo, inoltre, di investire sul valore sociale delle attività educative non formali, valorizzando le possibilità di apprendimento informale, è un’occasione importante per colmare un deficit di opportunità che ancora persiste nel nostro Paese. È quello per il quale stiamo lavorando anche con il Ministro per le Politiche Giovanili, On. Vincenzo Spadafora”. Ha concluso la Presidente Pisani.

Il mondo Erasmus italiano spiega perché non bisogna tagliare i fondi al simbolo dell’Unione. Intervista alla Presidente su Linkiesta.it

Leggi l’intervista alla Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, su Linkiesta.it
“I fondi aumentano, ma non bastano per i programmi più importanti per i giovani e cultura. Nel suo piano NextGenerationEu da 750 miliardi, la Commissione europea ha deciso di diminuire i finanziamenti per i programmi di mobilità, come Erasmus, Europa Creativa e Corpo di solidarietà europeo, previsti per il prossimo bilancio dell’Unione 2021-2027. Un passo indietro rispetto alla prima bozza del 2018 che prevedeva di aumentare i fondi per i programmi di mobilità, fermi a 15 miliardi per Erasmus+ e a 1,46 per Europa Creativa per il bando 2014-2020.
Adesso invece, come ha sottolineato la fondazione Erasmo, lanciando una petizione su Linkiesta Europea, le proposte per i tre programmi subiranno una contrazione di 6 miliardi: il programma Erasmus+ verrà tagliato di 5,4 miliardi (passando dai 30 annunciati a 24,6); Europa Creativa di 330 milioni (1,52 miliardi rispetto a 1,85) e il Corpo di Solidarietà Europeo di 365 milioni (895 milioni rispetto a 1,26 miliardi). Un messaggio sbagliato verso le nuove generazioni che aspettano con impazienza di vivere il loro sogno europeo. Soprattutto in una fase in cui la pandemia ha drasticamente ridotto la mobilità.
«Tagliare i fondi in tempo di pandemia vuol dire penalizzare non solo i giovani, ma anche tutti coloro che prendono parte a programmi di mobilità come lavoratori, professori, associazioni e anche enti e piccole realtà che vivono grazie a questi progetti», sottolinea Giacomo D’Arrigo, presidente della Fondazione Erasmo.
«Ridurre i finanziamenti previsti due anni fa rappresenta un passo indietro della Commissione: da questa crisi si potrà uscire solo investendo di più in educazione e istruzione», evidenzia Maria Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani.
La crisi della mobilità innescata dal Covid-19, che renderà più difficile viaggiare almeno fino alla scoperta del vaccino, è uno dei punti su cui si concentra invece Giusy Sica, fondatrice di un think tank Re-Generation (Y)outh tutto al femminile e nominata da Forbes tra le cinquanta Under 30 più influenti nel 2018. Per lei «Un’intera generazione rischia di perdere un’occasione d’oro. L’esperienza all’estero è un passo importante per la formazione umana e professionale dei ragazzi, che hanno potuto riportarlo sul curriculum. Lo stesso si può dire anche per i tanti imprenditori e strartupper che hanno potuto sviluppare le proprie idee in un contesto allargato grazie a programmi come Europa Creativa, traendone beneficio».
La possibilità di avere un’esperienza lavorativa all’estero è uno dei cardini su cui si sviluppa l’attività di GaragErasmus Foundation, realtà che dal 2012 contribuisce a mettere in contatto gli studenti Erasmus con le aziende europee. Secondo la project manager Valentina Presa, «senza i giusti fondi i progetti di tanti lavoratori e associazioni e le esperienze di molti ragazzi europei rischiano di rimanere fermi al palo. Una scelta controproducente rispetto a quanto è sempre stato ribadito negli ultimi anni. In questo periodo i programmi vanno allargati, non ristretti».
In tempo di pandemia serve perciò un segnale forte. «L’Unione europea non può pensare di tradire così proprio uno dei suoi tratti più caratterizzanti come la mobilità. L’Erasmus è qualcosa di unico, un investimento sul capitale umano che altrove è impensabile. Limitare ulteriormente la possibilità per i cittadini europei di viaggiare liberamente nel Continente, a quattro anni dalla Brexit, potrebbe essere un pessimo segnale», evidenzia D’Arrigo.
Un punto sottolineato anche da Presa: «Se si fa passare l’idea che programmi come Erasmus stanno riducendo i fondi, in un momento nel quale potrebbero partire meno giovani, si rischia di farli diventare meno convenienti agli occhi di coloro che sognano di fare un’esperienza all’estero ma non hanno i mezzi economici per mantenersi».
Per Antonio Libonati, presidente dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco (Aigu), «è fondamentale che l’Unione continui a finanziare tali strumenti, importanti in un momento in cui viaggiare è diventato incerto. Tagliare i fondi vuol dire una minor platea di beneficiari, maggiore incertezza e sicuramente una minore qualità, poiché sicuramente vi parteciperebbero meno giovani».
Secondo i dati diffusi a gennaio dalla Commissione Europea, nel 2018 sono stati 850 mila i ragazzi che hanno partecipato al programma Erasmus, portando così a oltre 10 milioni il numero di partecipanti al programma di mobilità dalla sua fondazione nel 1987. Anche per questo Sica ritiene che «l’Unione deve far capire l’importanza dell’investimento sulle nuove generazioni: l’Europa potrà davvero uscire dalla crisi solo grazie al loro contributo».
Un’emergenza non solo sanitaria ma anche economica e sociale, che inevitabilmente coinvolgerà i giovani. Secondo Pisani «va data loro possibilità di esprimersi, perché tutte le decisioni che verranno prese per uscire dalla crisi porteranno inevitabilmente a un aumento del debito pubblico che poi graverà sulle loro spalle. Per questo vanno ascoltati».
Perciò da loro bisogna ripartire. Per questo la petizione lanciata da Erasmo chiede al Parlamento Europeo di ripristinare i fondi per i programmi giovanili previsti nel 2018, destinandoli a iniziative speciali volte a tutelare e a valorizzare il capitale umano, in particolare quello giovanile, da future crisi. Serve però uno sforzo in più. «È necessario che l’Unione garantisca la possibilità di spostarsi in maniera sicura a tutti i cittadini europei che vorranno passare un periodo all’estero, perché l’esperienza virtuale non potrà mai sostituire quella in presenza», sottolinea Presa. Un punto su cui concorda anche Sica, che sottolinea «l’importanza di rafforzare la figura degli operatori giovanili, i cosiddetti youth worker, che rischiano di essere penalizzati da questo taglio dei fondi». Condizioni essenziali per garantire un futuro a uno dei pilastri dell’Unione e alla sua risorsa più grande, i giovani: per Pisani «senza di loro l’Europa semplicemente non può esistere».

Partecipa al lancio del Report 2020 del Global Education Monitoring (GEM)

Il 23 giugno il Global Education Monitoring (GEM) lancerà il Rapporto 2020 sull’inclusione e l’istruzione: Tutti significa tutti . Si chiede ai Paesi di concentrarsi su coloro che vengono lasciati indietro e sull’inclusione nel campo dell’istruzione – un messaggio particolarmente toccante per coloro che ora stanno ricostruendo i loro sistemi scolastici dopo l’arrivo del Covid-19.
Nel corso di un’ora, dalle 10.00 alle 11.00, verranno ascoltati ministri, insegnanti e celebrità provenienti da diversi angoli del mondo, le cui storie e gli sforzi riportano al tema del Rapporto GEM 2020. Questo Rapporto invita tutti gli attori del mondo dell’istruzione ad approfondire il concetto di educazione inclusiva per includere tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro identità, esperienza o abilità; credere che ogni persona sia unica, abbia un potenziale e dovrebbe essere rispettata; mettere la diversità al centro dei sistemi educativi, piuttosto che vederla come un problema.
Registrati per partecipare all’evento.

Decent Jobs for Youth, l’iniziativa globale sull’occupazione giovanile

Il Forum europeo della gioventù è orgoglioso di annunciare il suo secondo impegno per la Global Initiative on Decent Jobs for Youth ,  Power in Knowledge: Solution-Based Research to Tackle Emerging Challenges in European Youth Employment”.
Il rapido cambiamento della società di oggi e l’innovazione tecnologica comportano nuove sfide per il futuro dei giovani e i loro diritti. Queste sfide sono ulteriormente esacerbate dall’impatto della pandemia di coronavirus, che sta già colpendo in modo sproporzionato i giovani .
Insieme a European Student Think Tank (EST), una rete di giovani ricercatori su scala europea, il forum europeo fornirà una migliore comprensione delle sfide che i giovani affrontano nel mondo del lavoro in evoluzione e presenterà soluzioni ai responsabili politici.
Il Forum europeo della gioventù lavorerà con EST per fornire dieci documenti di ricerca su argomenti basati sulle tendenze emergenti nell’occupazione giovanile. La partnership culminerà in un seminario ospitato dal Forum dei giovani per discutere della ricerca con le organizzazioni giovanili che lavorano sull’inclusione sociale ed economica.
Insieme, il Forum dei giovani e EST mirano a fornire ai giovani una base che consenta loro di prendere decisioni sul loro futuro, chiedendo al contempo ai governi e alle istituzioni di salvaguardare i loro diritti sociali ed economici attraverso la creazione di posti di lavoro di qualità.
Informazioni su Decent Jobs for Youth 
Decent Jobs for Youth è l’iniziativa globale per aumentare l’azione e l’impatto sull’occupazione giovanile a sostegno dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Questa piattaforma è un hub per catalizzare partenariati, collaborazione e azioni coordinate basate su strategie basate sull’evidenza. Il nostro obiettivo è favorire un mondo in cui giovani donne e uomini in tutto il mondo hanno un maggiore accesso a lavori dignitosi.
Maggiori informazioni su Decent Jobs for Youth qui.

Verified, l’iniziativa delle Nazioni Unite per incoraggiare a verificare le informazioni che condividiamo

Il mondo può contenere il virus e i suoi impatti solo se ogni persona ha accesso a informazioni accurate e affidabili. Questo dipende da tutti noi. Verified è un’iniziativa delle Nazioni Unite per incoraggiare tutti noi a verificare le informazioni che condividiamo.
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Modifica al Bando Fermenti

Martedì 9 giugno il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, con decreto n. 453/2020, ha introdotto alcuni correttivi al Bando “Fermenti” al fine di favorire la coerente e corretta interpretazione di alcune disposizioni ivi previste, tenendo conto dell’emergenza sanitaria in corso e della riforma della normativa in materia di enti del Terzo settore che non risulta ancora pienamente attuata.
In particolare, per superare eventuali perplessità legate alla costituzione degli enti del Terzo settore, il Dipartimento ha ritenuto necessario introdurre una specifica prescrizione al Bando: sarà quindi possibile costituirsi in ente del Terzo settore attraverso l’iscrizione in uno dei registri previsti, nel regime transitorio, dalla normativa di settore oppure presentare la domanda di iscrizione ad uno dei registri in attesa del completamento della procedura di iscrizione.
I Gruppi informali partecipanti dovranno, dunque, allegare alla domanda di finanziamento e all’altra documentazione già richiesta, anche la domanda di iscrizione ad uno dei registri previsti, debitamente protocollata o comunque recante l’attestazione dell’avvenuta presentazione, ovvero, qualora già iscritti, copia della registrazione.
Per tener conto dell’impatto della contingente emergenza sanitaria sui progetti esecutivi, nonché per favorirne lo sviluppo a seguito dell’attività di mentoring/incubazione, si è ritenuto opportuno prevedere per tutti i partecipanti (GI/ATS) la possibilità di:

  1. adeguare le modalità di svolgimento delle attività progettuali nel rispetto della normativa vigente in materia di contrasto all’emergenza sanitaria;
  2. rimodulare le macrovoci di costo indicate nel piano finanziario inizialmente presentato, fermo restando il rispetto del costo complessivo del progetto e dei massimali delle singole macrovoci di costo previsti dal Bando nell’Allegato 5 (ad es., se nella proposta progettuale erano state identificate spese per “Personale” in misura pari al 45% del costo complessivo del progetto, in questa fase, a seguito della modifica introdotta, qualora ce ne sia l’esigenza, le stesse potranno essere incrementate fino al tetto massimo consentito del 60%, riducendo in misura corrispondente altre macrovoci di costo in modo da non alterare il costo complessivo del progetto).

Per maggiori informazioni visita il sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

Consiglio Nazionale dei Giovani
Via Adige, 26 – 00198 Roma
Tel. +39 06 94523417