Giorno: 23 Giugno 2020

Stati Generali, la presidente del CNG Pisani: “Bisogna coinvolgere i giovani nella ripresa dell’Italia e dell’Europa”

Leggi l’intervista della Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani su Euractiv.it.
Riforme strutturali e attenzione alle nuove generazioni in Italia. Apertura di un nuovo processo costituente, che coinvolga i giovani, a livello europeo. Queste le ricette presentate dal Consiglio nazionale dei giovani (CNG) al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione degli Stati Generali dell’Economia.
Il Consiglio nazionale dei giovani, l’organo consultivo che raccoglie le principali associazioni giovanili italiane, ha partecipato alle consultazioni organizzate dal governo italiano in occasione degli Stati Generali dell’Economia, provando così a dar voce alle necessità dei giovani italiani.
“Le conseguenze di questa crisi saranno devastanti per le giovani generazioni. Tuttavia il momento che stiamo vivendo rappresenta un’occasione storica per consentire ai giovani di partecipare in modo pieno e diretto alla ricostruzione del Paese. Abbiamo rappresentato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte la necessità di un confronto strutturato attraverso un processo sistematico di ascolto dei giovani che dovranno farsi carico del peso economico delle misure messe in atto. La scommessa che insieme siamo chiamati a vincere è quella di costruire le basi per lo sviluppo del nostro Paese, che non può non passare dal coinvolgimento di chi dovrà governarlo e abitarlo”. Così la presidente del Consiglio nazionale dei giovani, Maria Cristina Pisani, agli Stati Generali dell’Economia a Villa Doria Pamphilij.
“Per questo abbiamo chiesto – ha proseguito Pisani – un intervento legislativo organico sulle politiche per le giovani generazioni anche perché a causa dell’ennesima crisi una nuova ondata di under 35 è pronta a emigrare. Abbiamo chiesto di liberare nuove energie contrastando le rendite esistenti per impedire che molti di loro cumulino pensioni da fame, conseguenza di carriere discontinue, part time involontari e salari bassissimi. Abbiamo chiesto nuove politiche economiche anche perché rispetto alle generazioni di trent’anni fa i redditi dei giovani si sono ridotti del trenta per cento. Abbiamo chiesto investimenti materiali ed immateriali per limitare i fenomeni migratori di giovani dalle aree interne e dal Mezzogiorno del Paese. E abbiamo evidenziato alcune linee di intervento: valorizzare i tanti giovani italiani emigrati all’estero che non sono stati adeguatamente sostenuti in questi anni e che avrebbero tutte le capacità di contribuire al rilancio dell’Italia; definire un nuovo patto sociale per le giovani generazioni rafforzando strumenti di lotta alla precarietà, favorendo un nuovo confronto sulla pensione di garanzia per i giovani; sostenere la digitalizzazione e l’innovazione dei processi educativi e lavorativi; investire nella formazione e nell’orientamento; istituire un obbligo di valutazione dell’impatto generazionale per ogni legge e provvedimento pubblico.”
Oltre alle riforme da attuare in Italia, i rappresentanti del CNG si sono espressi anche in merito alla situazione politica europea. I governi nazionali stanno discutendo un piano di rilancio, proposto dalla Commissione europea, rivolto proprio alle prossime generazioni – Next Generation EU. Per i ragazzi del CNG il futuro dei giovani italiani è strettamente legato a quello dei giovani europei, così come il futuro dell’Italia e dell’Europa sono interconnessi. Ecco perché una riforma che rafforzi le istituzioni europee, rendendole più capaci di rispondere alle necessità dei cittadini di oggi e di domani è vista come prioritaria.
“Gli ultimi anni – continua la presidente Pisani – hanno messo a dura prova la tenuta dell’Unione Europea (dalla Brexit alla pandemia) e da più Stati membri si è alzata la voce per chiedere di comprendere come si possa costruire una unione più attenta ai cittadini. Come giovani europei, chiediamo quindi al governo che si faccia promotore e rilanci concretamente il processo costituente legato alla Conferenza sul futuro dell’Europa, coinvolgendo anche e soprattutto i giovani nei momenti partecipativi e di ascolto, così da poter attuare e legittimare al meglio i cambiamenti politico-istituzionali necessari alla garanzia della tenuta e della resilienza dell’Unione.”
“La crisi attuale ci ha dolorosamente insegnato che le scelte politiche dovranno d’ora in poi essere lungimiranti e che è più utile progettare il futuro piuttosto che subirne l’impatto. Quello che chiediamo è un’Italia dei redditi e non delle rendite, un’Italia della cooperazione e non della contrarietà, un’Italia delle opportunità per milioni di giovani”. Ha concluso la presidente Pisani.
 

Per la prima volta i giovani ascoltati dal governo. Parla la Presidente del CNG Pisani su Linkiesta

Dopo l’incontro con Conte a Villa Pamphilj parla Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale Giovani su Linkiesta.it
Tanti i temi messi sul tavolo degli Stati generali voluti da Conte per rilanciare l’economia italiana post Coronavirus. Tra i nodi ancora da sciogliere c’è sicuramente la questione generazionale ed il carico che graverà sui giovani nei prossimi anni. Formazione, accesso al lavoro e debito pubblico pesano già su una generazione che non ha ancora la possibilità di contribuire, in prima persona, a reinventare (così ha detto il premier) l’Italia. In questo dialogo Maria Cristina Pisani, Presidente Consiglio Nazionale Giovani, indica temi e strategie per modernizzare il Paese.
Lei ha partecipato come Presidente del Consiglio dei Giovani, quale organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nella interlocuzione con le Istituzioni, agli Stati generali dell’Economia su invito del Presidente del Consiglio Conte. Com’è andata?
E’ stato un lunghissimo e proficuo confronto, durato due ore, alla presenza non soltanto del Presidente del Consiglio ma anche di molti Ministri. E’ stata un’occasione importante per definire insieme misure che possano permettere una ripresa più rapida, strutturale e strategica anche nell’interesse delle giovani generazioni che, da tempo, soffrono di un grave deficit di rappresentanza.
Se è vero che il costo sociale diretto, di questa crisi sanitaria è la mortalità che ha colpito in primo luogo gli anziani, soprattutto in Italia, il costo indiretto maggiore sarà a carico dei giovani, anche a causa dell’ulteriore e inevitabile aumento del nostro debito pubblico?
Com’è noto, l’emissione di debito pubblico sposta l’onere fiscale sulle generazioni future. Tutto ciò pone dinanzi ai nostri occhi un urgente problema di sostenibilità e equità intergenerazionale. Per questo abbiamo chiesto di istituire un tavolo di lavoro permanente per garantire in modo stabile e continuativo forme e modalità di partecipazione e di rappresentanza dei più giovani ai processi decisionali, per riconoscere a livello istituzionale la centralità delle istanze del mondo giovanile e per favorire l’assunzione di responsabilità da parte dei giovani. Allo stesso modo abbiamo chiesto che venga istituito un quadro di riferimento legislativo nazionale per evitare la frammentarietà delle iniziative, attraverso un’azione chiara ed efficace di governance delle istanze giovanili. In Europa alcuni Stati hanno messo in campo atti normativi specifici sul tema; altri dispongono di piani di azione strategici o di nuovi obblighi di consultazione dei giovani; altri ancora sviluppano pratiche orizzontali, ad esempio attraverso riunioni interministeriali. Chiediamo coraggio e audacia, la capacità di comprendere i bisogni reali e di disegnare nuovi strumenti e modalità per soddisfarli. I dati statistici con cui ci confrontiamo ogni giorno sono importanti ma dietro quei numeri ci sono vite e passioni.
Questa generazione, sta pagando i costi di tre crisi che si sono susseguite: quella globale del 2008, quella italiana ed europea del 2012 e infine quella odierna causata dalla pandemia da Covid-19, con quali strumenti i giovani italiani potranno affrontare le difficoltà che hanno già incontrato, prima della pandemia?
 Crisi che hanno messo in discussione sogni, sicurezze e relazioni e che continuano a creare barriere di ogni tipo. Dapprima nell’accesso alla formazione, in particolare terziaria: i dati più recenti ci mostrano un preoccupante calo delle immatricolazioni all’università, in controtendenza rispetto al resto del mondo occidentale, a causa di una difficoltà economica delle famiglie. E’ evidente che la questione affonda le radici in nostre debolezze storiche: un’istruzione distante dal mondo del lavoro, scarsi investimenti in formazione e ricerca; un sistema imprenditoriale ancorato a modelli produttivi poco innovativi e incapace di assorbire nuove competenze. C’è quindi bisogno di una risposta strutturale che riformi in profondità queste realtà. Ogni anno in Italia vengono spesi miliardi di euro in migliaia di programmi di formazione della cui effettiva efficacia non abbiamo alcun riscontro e nei quali viene privilegiata la logica dell’aula piena piuttosto che dei risultati occupazionali.
Eppure l’ultima memoria presentata dall’Istat raffigura uno scenario preoccupante per i giovani, dal momento che, a causa della pandemia da coronavirus, la disoccupazione, sia in percentuale che in valori assoluti, registra un numero molto più significativo tra i giovani lavoratori anche nel confronto con altre fasce d’età.
E l’inevitabile calo dell’occupazione avrà come conseguenza diretta la riduzione dei redditi.  Nonostante gli sforzi condotti negli ultimi anni per contrastare il fenomeno, il tasso di disoccupazione giovanile si attesta ancora su livelli altissimi, accompagnato da un dato ancora più preoccupante: quello dei giovani non occupati e non in istruzione e formazione. In tutti questi casi l’indipendenza non è una scelta. La casa dei genitori diviene l’unico approdo. Parliamo di 7 milioni di giovani italiani fra i 18 e i 34 anni di età, di oltre il 67 per cento di questa generazione. Abbiamo chiesto, per questo, non semplicemente di potenziare ma riorientare parte dei nostri servizi per l’impiego interamente sulla priorità giovanile con sportelli dedicati a diverse attività che partano dall’orientamento già alle scuole medie ma che offrano anche supporto sociale e psicologico, consentendo di accompagnare un giovane in tutto il suo percorso. Di questo hanno bisogno i giovani di oggi: di non essere lasciati soli. Ed è essenziale muoversi in tal senso anche per affrontare, nell’immediato, il rapido calo occupazionale causato dalla pandemia. Per questo abbiamo chiesto di rafforzare ogni strumento di contrasto alla precarietà in luogo di contratti con garanzie e tutele mediante incentivi alla stabilizzazione con l’obiettivo anche di scoraggiare il drammatico ricorso a collaborazioni, prestazioni occasionali o peggio ancora, all’utilizzo di false partite Iva. Allo stesso tempo, abbiamo sottolineato l’urgenza della ripresa del confronto relativamente ai profili della pensione di garanzia per i giovani, perché, di questo passo, molti di loro cumuleranno pensioni da fame a causa di carriere discontinue, part time involontari e salari bassissimi.
Non pensa che la digitalizzazione dei processi educativi e lavorativi sarà una sfida da vincere per le future generazioni?
Certo. All’Italia manca una dorsale digitale che possa interconnettere il mondo italiano dell’educazione e dell’impresa. E’ una rivoluzione ambiziosa, che gioverebbe in termini di riequilibrio socio-economico e che permetterebbe a tutti di poter rilanciare le proprie economie attraverso le tecnologie abilitanti, oltre che di veder garantito il diritto allo studio anche nelle aree rurali più remote del paese. Digitalizzazione che permetterebbe di trainare con sè l’economia delle future generazioni grazie a una maggiore eco-sostenibilità, ad una valorizzazione della cultura, ad una formazione specifica e ad un investimento innovativo sul patrimonio artistico.
La crisi attuale ci insegna quindi che le scelte politiche dovranno d’ora in poi tornare ad essere lungimiranti, a progettare il futuro piuttosto che a subirne l’impatto. In che modo secondo lei?
Abbiamo rappresentato al Presidente del Consiglio che soltanto sporadicamente, in Italia, vengono effettuate ricerche che ci avvertono di tendenze che il legislatore dovrebbe indirizzare e questo non ci consente di avere una visione d’insieme che permetta strategie di lungo periodo per i giovani. Più spesso accade che siano eventi drammatici, come l’attuale crisi, ad accendere brevemente i riflettori sulle giovani generazioni, generando tuttavia proposte settoriali che rischiano di mancare dell’organicità necessaria alla soluzione di problemi complessi. Per questi motivi, considerando i costi sociali che già̀ sono costretti a sostenere, abbiamo proposto un piano strategico pluriennale di intervento per i giovani e l’istituzione dell’obbligo della valutazione dell’impatto generazionale per ogni legge per ogni provvedimento pubblico al fine di  individuare in dettaglio gli obiettivi attesi in termini di sostenibilità̀ ed equità̀ intergenerazionale, anche nel medio e lungo periodo e di valutare gli effetti prodotti dalle politiche pubbliche intraprese sulla condizione sociale ed economica dei giovani.

Solferino 2020: #PassTheTorch

La Presidente del CNG, Maria Cristina Pisani, insieme al Vice Presidente della Croce Rossa Italiana e Rappresentante Nazionale dei Giovani CRI, Matteo Camporeale, invitano a partecipare alla cerimonia online Solferino 2020: #PassTheTorch prevista per il prossimo 24 giugno dalle ore 13 alle ore 14 con in collegamento rappresentanti da tutto il mondo.
Dal 1995 migliaia di Volontari di Croce Rossa provenienti da ogni parte del mondo si riuniscono a Solferino per l’annuale fiaccolata che si snoda per 8 chilometri lungo i campi che furono teatro dei massacri dovuti alla battaglia di Solferino e San Martino, durante la Seconda Guerra d’Indipendenza del 1859, ripercorrendo simbolicamente il tragitto dei soccorritori che trasportarono i feriti dai campi di battaglia fino al primo avamposto medico
Quest’anno, a causa delle nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, non sarà possibile realizzarla.
L’evento sarà trasmesso sui nostri canali social e sui canali di Croce Rossa Italiana e dell’International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies.
Inoltre, per ricreare virtualmente la fiaccolata, Croce Rossa sta promuovendo l’adesione alla Campagna #PassTheTorch per celebrare il valore e l’impegno costante del proprio motore pulsante: i Volontari.
Per partecipare come simpatizzanti dell’iniziativa, basterà seguire questi semplici passaggi:
– registrare un video mentre si passa la fiaccola/candela dalla mano sinistra alla mano destra
– postare il contenuto prodotto sui social usando l’hashtag #PassTheTorch
– taggare @ItalianRedCross, @IFRC e uno o più amici
L’evento Facebook “Solferino 2020: #PassTheTorch” è raggiungibile a questo link: https://www.facebook.com/events/194257088693560/
Considerata l’importanza simbolica della cerimonia, vi invitiamo a partecipare insieme all’iniziativa #PassTheTorch collegandovi all’evento in diretta streaming.

Convocazione Consiglio di Presidenza

Come previsto dall’Art.30 delle NROFI, è convocato il Consiglio di  Presidenza per giorno venerdì 26 giugno alle ore 15.00, con il seguente Odg: 
– approvazione verbale riunione precedente; 
– discussione esito Stati Generali dell’Economia; 
– organizzazione prossima Assemblea Generale; 
– varie ed eventuali. 
Sono invitati a prendere parte ai lavori il Coordinatore dell’Assemblea Generale ed il Segretario Amministrativo, cosi come previsto dall’Art. 31 delle NROFI. 
In ottemperanza a quanto previsto del DPCM del 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, la riunione si terra straordinariamente online. 

Consiglio Nazionale dei Giovani
Via Adige, 26 – 00198 Roma
Tel. +39 06 94523417