Giorno: 23 Luglio 2020

La Presidente del CNG Pisani: Siglato accordo con Fondazione Bruno Visentini contro divario generazionale

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“Siamo lieti di poter collaborare con la Fondazione Bruno Visentini ”, ha dichiarato la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani. “Anche alla luce dei recenti dati sul numero sempre crescente di Neet, è necessario affrontare il fenomeno dell’occupazione giovanile attraverso studi di settore per delineare proposte e interventi organici. Soltanto sporadicamente vengono effettuate specifiche ricerche sulle problematiche giovanili capaci di intercettare tendenze ed esigenze che dovrebbero mettere in condizione il legislatore di potere individuare strategie di lungo periodo. Più spesso accade che siano eventi drammatici, come l’attuale crisi, ad accendere brevemente i riflettori sulle giovani generazioni, producendo tuttavia proposte settoriali che rischiano di mancare dell’organicità necessaria alla soluzione di problemi complessi. Per questo, l’accordo di collaborazione con la Fondazione Bruno Visentini, curatrice del Rapporto sul divario generazionale annualmente presentato alla Luiss Guido Carli di Roma è per noi uno strumento importante per esercitare puntualmente la nostra funzione consultiva su tutti i provvedimenti che il Governo metterà in campo, nei prossimi mesi, per i giovani italiani”. “La collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Giovani – aggiunge il prof. Luciano Monti, condirettore scientifico del centro di ricerca – rappresenta per la Fondazione Bruno Visentini una grande opportunità di confronto sui nuovi strumenti di contrasto all’attuale divario generazionale e la via diretta di dialogo con la rappresentanza del mondo giovanile per troppo tempo rimasto inascoltato”.

La nuova crisi ancora in corso non farà che aggravare il nostro ascensore sociale

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Entro la fine del 2020 la disoccupazione nei Paesi Ocse raggiungerà livelli record a causa della crisi attuale e si attesterà al 9,4% nel quarto trimestre. Nel nostro Paese i dati ci dicono che la situazione è addirittura peggiore: a fine 2020 la disoccupazione dovrebbe raggiungere il 12,4%. A pagarne maggiormente le conseguenze saranno sempre, e in ogni caso, le giovani generazioni che rischiano di vedere peggiorare le proprie condizioni lavorative.
Una nota positiva in questi ultimi giorni, tuttavia, c’è: l’Italia porta a casa un successo straordinario con l’accordo raggiunto sul Recovery Fund. Ma per cambiare davvero volto al Paese è indispensabile che i 209 miliardi vengano immediatamente utilizzati per avviare nuove riforme e maggiori investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, in formazione, digitalizzazione, per garantire la ripresa occupazionale di milioni di donne e giovani chiamati a pagare il conto di un debito pubblico che aumenterà oltre il 150% nel 2021, decine e decine di miliardi che proprio loro dovranno rimborsare e per scongiurare il rischio, molto concreto, che si accentuino, ancora, le disparità generazionali nel nostro Paese.

ISTAT, la Presidente del CNG Maria Cristina Pisani: “2mln di NEET, serve Piano straordinario per i giovani”

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Adnkronos
‘I dati Istat di oggi fotografano uno scenario agghiacciante. Non è retorica. Siamo i primi in Europa per giovani Neet con 2 milioni di ragazzi tra i 15 e i 19 anni non occupati né inseriti in un percorso formativo. Giovani in bilico tra paura e desiderio. Non solo: nonostante un miglioramento degli ultimi anni, il gap tra Italia e Ue è ancora molto alto per abbandono scolastico e percentuale di laureati. Il nostro continua a non essere un Paese per giovani”. E’ quanto dichiara Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani. ”Il 22,2% dei nostri ragazzi – ha aggiunto Pisani – non studia, non lavora e non è in cerca di occupazione. La media europea non va oltre il 12,5%. In tutti questi casi l’indipendenza non è una scelta. La casa dei genitori diviene così un inevitabile senso unico. Una condizione che la nuova crisi ancora in corso non farà che aggravare. Indicatori ufficiali alla mano ci dicono che un percorso di riscatto possibile c’è ma per crearlo occorre un cambio di atteggiamento verso le nuove generazioni, un’attenzione ai talenti, un investimento nelle loro competenze e un sostegno efficace all’intraprendenza. E’ necessario che il Governo tenga conto dell’impatto asimmetrico della crisi: le risorse ottenute dal Recovery Fund dovranno essere utilizzate anche per un piano nazionale per i giovani italiani, investendo nella loro formazione, incentivando nuova occupazione anche per le giovani donne che ancora oggi vivono in situazioni di emarginazione sociale soprattutto al Sud”. ”Non chiediamo scelte giovanilistiche o di assolvere a un obbligo morale nei confronti di una generazione. La scommessa che insieme siamo chiamati a vincere è quella di costruire le basi per lo sviluppo del nostro Paese che non può non passare dalle prospettive di chi dovrà governarlo e abitarlo”, ha concluso la Presidente Pisani.

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AGI
I dati Istat di oggi fotografano uno scenario agghiacciante. Non e’ retorica. Siamo i primi in Europa per giovani Neet con 2 milioni di ragazzi tra i 15 e i 19 anni non occupati ne’ inseriti in un percorso formativo. Giovani in bilico tra paura e desiderio”. E’ quanto dichiara Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani. E in una nota aggiunge: “Non solo. Nonostante un miglioramento degli ultimi anni, il gap tra Italia e Ue e’ ancora molto alto per abbandono scolastico e percentuale di laureati. Il nostro continua a non essere un Paese per giovani”. Per Pisani “e’ necessario che il Governo tenga conto dell’impatto asimmetrico della crisi: le risorse ottenute dal Recovery Fund dovranno essere utilizzate anche per un piano nazionale per i giovani italiani, investendo nella loro formazione, incentivando nuova occupazione anche per le giovani donne che ancora oggi vivono in situazioni di emarginazione sociale soprattutto al Sud”.

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LaPresse
I dati Istat di oggi fotografano uno scenario agghiacciante. Non è retorica. Siamo i primi in Europa per giovani Neet con 2 milioni di ragazzi tra i 15 e i 19 anni non occupati né inseriti in un percorso formativo. Giovani in bilico tra paura e desiderio. Non solo: nonostante un miglioramento degli ultimi anni, il gap tra Italia e Ue è ancora molto alto per abbandono scolastico e percentuale di laureati. Il nostro continua a non essere un Paese per giovani”. E’ quanto dichiara Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani.”Il 22,2% dei nostri ragazzi – ha aggiunto Pisani – non studia, non lavora e non è in cerca di occupazione. La media europea non va oltre il 12,5%. In tutti questi casi l’indipendenza non è una scelta. La casa dei genitori diviene così un inevitabile senso unico. Una condizione che la nuova crisi ancora in corso non farà che aggravare. Indicatori ufficiali alla mano ci dicono che un percorso di riscatto possibile c’è ma per crearlo occorre un cambio di atteggiamento verso le nuove generazioni, un’attenzione ai talenti, un investimento nelle loro competenze e un sostegno efficace all’intraprendenza. E’ necessario che il Governo tenga conto dell’impatto asimmetrico della crisi: le risorse ottenute dal Recovery Fund dovranno essere utilizzate anche per un piano nazionale per i giovani italiani, investendo nella loro formazione, incentivando nuova occupazione anche per le giovani donne che ancora oggi vivono in situazioni di emarginazione sociale soprattutto al Sud. Non chiediamo scelte giovanilistiche o di assolvere a un obbligo morale nei confronti di una generazione. La scommessa che insieme siamo chiamati a vincere è quella di costruire le basi per lo sviluppo del nostro Paese che non può non passare dalle prospettive di chi dovrà governarlo e abitarlo”, ha concluso la Presidente Pisani.
 

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