Proprio qui oggi ho discusso insieme al Direttore Generale della Luiss, al Presidente della @fondazionebrunovisentini e a tanti altri ospiti, di come i recenti cambiamenti abbiano inciso sul benessere giovanile.
Essere all’altezza delle aspettative di chi ci sta intorno non è mai stato semplice e non è mai stato corretto, ma oggi, dopo pandemie, guerre, crisi economiche in una società che ci chiede di essere sempre ultra performanti e super competitivi, è diventato ancora più difficile.
Se ripenso a quella ragazza che qui mise piede la prima volta, qualche anno fa, avrei voluto che qualcuno mi dicesse: “Fermati un secondo, respira, non è una gara contro il mondo!”.
Perché e’ questo che serve ai ragazzi: raccontare che tutti noi abbiamo incontrato ostacoli nella nostra vita. Che non sono soli. Che ogni vita è un quadro a se e che il nostro “successo” personale non sarà mai quello economico o professionale, ma sarà sempre e soltanto il raggiungimento di un nostro punto di benessere ed equilibrio. Senza percorrere le strade convenzionali, quelle delle sovrastrutture mentali che gli altri ci impongono. Chiedendo aiuto, quando c’è bisogno.”