LAVORO E PARITA’ DI GENERE, LA PORTAVOCE MARIA PISANI A POTENZA PER PARLARE DI “AMBIZIONE DEL FUTURO”

Due appuntamenti per parlare di futuro, lavoro e genere. Maria Cristina Pisani, portavoce del Forum Nazionale dei Giovani, ha scelto la sua regione, la Lucania, per intervenire in occasione di due eventi a Potenza.
Il primo dei due convegni, tenutosi presso la Camera di Commercio di Potenza, era dedicato al “Gender Digital Divide”.
La Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani è intervenuta nel panel “Il ruolo delle donne e l’ambizione di costruirsi un futuro” con una relazione sulle difficoltà che le donne incontrano nel mondo del lavoro. “E’ assurdo pensare che nel 2018 in Italia le donne non possano conciliare la vita familiare con quella lavorativa, non siano tutelati i loro diritti e soprattutto non percepiscano la stessa retribuzione dei colleghi maschi. Le donne sono collettore delle storture di un sistema incapace di redistribuire responsabilità famigliari e di valorizzare le grandi capacità professionali: così le maggiori fatiche gravano sul genere femminile”- ha affermato Pisani, che ha proseguito: “Da anni il Forum Nazionale dei Giovani opera con iniziative, proposte e progetti per garantire maggiore inclusione lavorativa delle donne italiane, il cui impegno ai massimi livelli dirigenziali della nostra economia e amministrazione è ancora modesto e vede l’Italia in forte ritardo rispetto alle principali nazioni europee. Dobbiamo proseguire lo sforzo di modificare profondamente la nostra cultura riconoscendo maggiormente le esperienze, le competenze e i livelli formativi delle donne”.
Nel pomeriggio, inoltre, sempre nel capoluogo lucano Maria Cristina Pisani ha preso parte all’evento “Jobbing Fest: Giovani e lavoro in un mondo che cambia” intervenendo in merito alle difficoltà di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro e dibattendo dell’alto tasso di disoccupazione dovuto in parte alla forte crisi che ha colpito il Paese da circa un decennio, ma anche alla trasformazione dei processi industriali che hanno comportato a una notevole riduzione della manodopera. “In Italia – ha affermato Pisani –, come mostrano i dati del Rapporto sulla coesione sociale Istat, i giovani NEET (Youth Neither in Employment nor in Education and Training) sono oltre 2 milioni, di cui quasi il 40% in età compresa tra i 20 e i 24 anni. Nel nostro Paese c’è bisogno di ampliare le politiche a sostegno del cittadino, lavoratore o disoccupato che sia: dalla necessità di calmierare il mercato degli affitti anche a costo di reperire risorse disincentivando gli acquisti di immobili – che comunque in sempre meno possono permettersi viste le tipologie di contratto e le difficoltà di accesso al credito – alla salvaguardia del reddito, anche a fronte di una riduzione delle ore lavorate. La sfida che il futuro ci impone è notevole e trasformazioni epocali mostrano già effetti significativi”- ha concluso
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