Lettera della Presidente del CNG: Saluti estivi

Care ragazze, cari ragazzi,

è giunto il tempo di un’altra estate. È la ragione per cui vi scrivo, purtroppo come sempre con ridotta capacità di sintesi, per fermarci insieme e riflettere su ciò che abbiamo fatto e su ciò che ancora dovremo fare.

È questo per ciascuno di noi un momento particolare, multiforme, fatto di attese, di nuovi inizi e respiri profondi. Un tempo per assaporare i passi lenti e riconoscere gli sforzi di ogni falcata, un tempo per sentire la gioia del cammino fatto ed immaginare quello che ci aspetta. Per rinnovare l’impegno civile di questa nostra scelta di vita, in un moto continuo che trova ad ogni risveglio nuove energie per alimentare la propria fiamma.

Gli anni che hanno preceduto questa estate, ci hanno abituati ad un susseguirsi caotico di cambiamenti epocali. La crisi di un virus invisibile, i cui effetti devastanti a livello psicosociale sulle giovani generazioni di tutto il mondo sono tuttavia più che mai nitidi, ci invitano a riflettere con urgenza sul contributo che ognuno di noi – con le proprie peculiarità e i propri mezzi – può mettere a disposizione degli altri.

Se una crisi si allontana, sebbene con dolorosi colpi di coda, un’altra diventa ogni giorno più drammaticamente presente: la guerra in Ucraina, con il suo carico di umana disperazione e sofferenza, rappresenta una inaccettabile realtà. Il futuro opaco che scorgiamo all’orizzonte, ci porta a guardare con preoccupazione alla sorte di milioni di giovani come noi.

Tra queste crisi, il futuro s’insinua con la sua potenza inarrestabile. La velocità disarmante con cui l’innovazione tecnologica sfreccia, alimenta, allo stesso tempo, la fiducia in un avvenire migliore, sostenibile, inclusivo e i timori per interrogativi ai quali non sempre riusciamo a trovare risposta.

In mezzo ad un mondo che muta e rimane sempre uguale a sé stesso, dunque, ci siamo Noi. Noi con le nostre passioni che ci tengono in piedi di notte, i nostri sogni da fare da svegli. Noi che continuiamo a camminare – un passo dopo l’altro – in un mondo non sempre all’altezza dei (bi)sogni delle giovani generazioni e dove non è sempre semplice progettare vite degne dei desideri che rincorriamo. È per questo motivo, per questa scalata coraggiosa verso un futuro di benessere, pace, inclusione, che crediamo nel ruolo che il Consiglio Nazionale dei Giovani svolge.

Come Presidente di una realtà giovanile così ampia, è per me un grande privilegio poter ammirare ogni giorno il patrimonio di bellezza e umanità che ciascuno di Voi esprime, individualmente e nelle Vostre associazioni. Per tale ragione, è un onore portare le Nostre istanze laddove meritano di essere ascoltate: nei tavoli istituzionali, nelle riunioni con i ministeri, negli incontri con parlamentari e rappresentanti sociali e di partito, ma anche sui giornali, nelle radio e in televisione. Insieme, siamo la voce di una generazione di cui spesso si parla approssimativamente, ma a cui raramente si dà la possibilità di raccontarsi. Il nostro obiettivo è, infatti, fare sì che il nostro lavoro e le nostre proposte – frutto non solo di studio e ricerca minuziosi, ma anche del vivere in prima linea la società, ciascuno all’interno delle proprie comunità – si trasformino in concrete politiche attive, capaci di generare maggiori opportunità per tutti i ragazzi e le ragazze che vivono in Italia. Che viaggiano, vivono, partono, ritornano o restano.

Questa prima metà del 2023 è stata davvero impegnativa. Sono stati mesi in cui la voce dei giovani italiani si è fatta sentire su una serie di temi prioritari, ma anche mesi di urgenze, durante i quali in maniera responsabile la nostra generazione ha dato un enorme contributo al Paese.  Dal canto nostro, abbiamo provato a essere presenti su ogni tema e in ogni luogo che richiedesse la nostra attenzione. Abbiamo girato come trottole, stretto mani, lanciato confronti, richiamato la politica alle sue responsabilità, incrociato i vostri sguardi e i vostri sorrisi.

Ci abbiamo messo il massimo impegno perché credevamo fosse il minimo per onorare la vostra fiducia, e perché della bellezza che vediamo in giro, nelle vostre realtà, dal nord al sud del Paese, vogliamo essere testimoni di speranza per un futuro migliore.

Ho sempre pensato che la paura fosse un sentimento naturale, anche se spesso ci spingono a provarne vergogna. Ma è normale averne, soprattutto per noi giovani, in un mondo in cui sembra sempre che agli sforzi messi in campo non corrispondano pari gratificazioni, dove tutto inizia e finisce nella durata di uno scroll. Eppure, quello che fa la differenza, lo ha sempre fatto e continuerà a farlo, è il passo che viene dopo il sentimento della paura, quello sostenuto dall’ottimismo del coraggio. E il coraggio è sospinto dall’amore, che è il motore del mondo, del “nostro” mondo: quello che ci fa alzare la mattina, con la voglia di impegnarci, per gli altri e anche un po’ per noi; quello che ci fa tornare a casa stanchi, ma felici di aver lasciato un contributo al futuro. So che sapete bene di cosa sto parlando.

È la ragione per cui crediamo sia arrivato il momento di dire basta a quella narrazione tossica che raffigura i giovani italiani inermi davanti alle sfide. I nostri dati lo dimostrano: i giovani italiani sono quelli che hanno subito le conseguenze più impattanti della pandemia (la nostra generazione è 7 volte più povera di quella precedente), quelli che psicologicamente portano il peso di una serie di crisi che vanno avanti dal 2008 (la tristemente nota permacrisi), quelli che allo stesso tempo però sono disposti ad accettare lavori sottopagati e addirittura – purtroppo – in nero, pur di emanciparsi nella dimensione adulta. Con mille sacrifici silenziosi. Giovani che sono costretti a recidere le radici familiari e territoriali, sentimentali e amicali, pur di trovare spazi di dignità. Giovani pendolari per studio e per lavoro, giovani che si sentono soli, giovani che si sentono esclusi. Giovani che si spaccano la schiena per pochi euro all’ora.

Ma qual è il collante che può unire il Paese e, sulla base di questo, sviluppare nuove energie e ritrovato entusiasmo? Noi crediamo che i valori del volontariato e quelli delle politiche sostenibili, per le prossime generazioni, siano la scintilla della crescita. E che questi valori vadano incisi in un patto generazionale, che coinvolga tutti in eguale misura.

Le transizioni che stiamo affrontando sono infatti un’enorme opportunità, per acquisire e condividere nuove competenze, orientare le scelte professionali, avere l’ambizione di essere leader di settori ancora inesplorati a livello internazionale. Un nuovo Rinascimento italiano, che parta dalle nostre capacità, dalle nostre arti, dalla nostra creatività, dal nostro orgoglio di appartenere ad una comunità ricchissima e che ha ancora tanto da raccontare.

La strada è ancora lunga, ma proseguiamo perché, giorno dopo giorno, tocchiamo con mano i risultati del nostro impegno. Crediamo, infatti, che questa sfida sia universale e troppo grande per essere perseguita da soli. Il confronto con la dimensione europea, con i Consigli dei Giovani degli altri Paesi, con la cooperazione internazionale è perciò parte fondamentale di questo impegno.

Per questo, anche quest’anno, siamo a lavoro, già dal mese di agosto, per scrivere il Piano Nazionale dei Giovani 2024. Una raccolta di spunti, proposte e analisi da consegnare in ottica consultiva e propositiva al Governo e al Parlamento, in vista della Legge di Bilancio 2024. Un lavoro sostenuto dalla proficua collaborazione che abbiamo consolidato con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Sul nostro sito, inoltre, potete trovare la consultazione aperta fino al prossimo 10 settembre.

Per raggiungere tali obiettivi, già in questi primi mesi del 2023, abbiamo lavorato duramente su tanti fronti diversi, realizzando numerose attività.

In particolare, voglio ricordare l’impegno sul tema del benessere psico-sociale delle giovani generazioni attraverso il progetto “I Giorni del Benessere”, avviato già lo scorso anno con la somministrazione di un sondaggio per indagare gli effetti della pandemia sulle giovani generazioni, nonché per ascoltare le loro aspettative, il disagio vissuto nelle scuole, nelle Università e sui luoghi di lavoro. Un progetto che ha visto la collaborazione di professionisti dei settori della medicina, della psicologia, dell’accademia e dello sport e che è culminato nella prima Conferenza sul Futuro della Sanità e dello Sport in Italia, durante la quale abbiamo presentato le strategie per il Benessere individuate e collettivo di una intera generazione grazie al lavoro minuzioso di ascolto ed elaborazione attivato nei mesi precedenti e che porteremo ancora avanti. Al centro di tutto c’è il benessere presente e futuro delle giovani generazioni. Il benessere mentale, fisico e spirituale, elevato come diritto di rango costituzionale, accanto al tema della salute dell’ambiente, per il quale la nostra generazione sta compiendo sforzi che mai prima d’ora erano stati realizzati. E a differenza delle generazioni precedenti stiamo dimostrando che per noi la Politica non è solo mantenimento del consenso, ma costruzione culturale, sociale ed economica, per lasciare un’Italia migliore di come l’abbiamo trovata.

L’attenzione al territorio, nelle sue diverse sfumature, è stata una delle tante direttrici della nostra azione quotidiana. Ne è esempio il Premio Città Italiana dei Giovani, nell’edizione 2023 assegnato alla città di Napoli, cui desideriamo dare merito per quei progetti – boccate di futuro – in grado di rendere i centri urbani spazi a misura di giovane, in cui promuovere la cittadinanza attiva e la partecipazione democratica.

Sulla stessa traccia si inserisce il progetto Borghi d’Italia, tra tradizione e innovazione con cui abbiamo inteso favorire la conoscenza di piccoli centri, lontani dal turismo di massa, che in questi anni stanno dando spazio alle aspirazioni dei giovani, favorendo politiche di ripopolamento e digitalizzazione. Un percorso che ci ha permesso di incontrare le scuole e le imprese giovanili di Civita di Bagnoregio, borgo situato nella campagna viterbese, esempio di come, attraverso il lavoro congiunto di cittadini e amministrazioni, si possano creare opportunità di vita in quei luoghi dove spesso partire sembra l’unica scelta possibile.

Come ente che coinvolge le più grandi associazioni giovanili italiane, abbiamo ritenuto necessario creare un momento ad hoc per confrontarci sul tema del servizio civile, organizzando la tavola rotonda “Il Servizio Civile: dialogo tra attori ed esperti del sistema”, cui hanno contribuito i principali protagonisti impegnati in questo strumento fondamentale per formare cittadini attivi e consapevoli.

Durante il mese di maggio abbiamo presentato il “Premio Attanasio – Iacovacci, riferimenti per i giovani impegnati nella Cooperazione Internazionale” con una duplice volontà: da un lato quella di rendere omaggio al sacrificio dell’Ambasciatore Attanasio e del Carabiniere Iacovacci; dall’altra quella di valorizzare quei giovani che si dedicano quotidianamente a progetti di volontariato transfrontaliero, per costruire percorsi di convivenza pacifica e sviluppo sostenibile.

Quest’anno abbiamo voluto, nuovamente, offrire possibilità di formazione alle nostre Associazioni. Per questo, in collaborazione con la Luiss School of Government, abbiamo organizzato lo scorso luglio il Corso Executive “La valutazione delle politiche pubbliche e l’impatto sui giovani”, trasmettendo strumenti e linee guida per garantire l’acquisizione di conoscenze e competenze mirate ad una partecipazione attiva e consapevole, alla creazione di iniziative di consolidamento democratico e inclusione sociale, nonché a comprendere come le misure politiche influenzino trasversalmente le vite dei giovani.

Sapete bene, inoltre, che il CNG sta puntando molto – oltre all’attività di consultazione e proposta presso il Governo, alle attività e ai progetti nelle diverse aree tematiche di nostro interesse – sulla collaborazione con illustri centri di ricerca e fondazioni italiane per condurre indagini e ricerche che ci permettano di approfondire le dinamiche e le condizioni sociali che i giovani vivono e, allo stesso modo, utili a definire le Nostre proposte e tracciare la Nostra rotta futura. Sotto questo aspetto siamo molto fieri del lavoro di ricerca svolto insieme al Centro EURES, con cui abbiamo elaborato uno studio dal titolo “Situazione contributiva e futuro pensionistico dei giovani – Quali risposte all’inverno previdenziale”, che in questi ultimi giorni ha suscitato notevole interesse nell’opinione pubblica e nei maggiori organi d’informazione nel Paese. Non da meno è stato lo studio che ci ha condotti alla pubblicazione della ricerca Povertà educativa in Italia, grazie alla quale abbiamo evidenziato il problema di come una mancata educazione di qualità comporti spesso la trasmissione ereditaria di forme di povertà, e di quella sul Diritto allo studio che analizza i temi dell’accesso allo studio universitario, della spesa pubblica nell’istruzione terziaria, della transizione al mondo del lavoro. Abbiamo depositato proposte sul tema della casa ai giovani, sulla ripartizione dei fondi del Pnrr, sul voto ai fuorisede; partecipato ad audizioni, tavoli tecnici, commissioni; incontrato parlamentari, capigruppi, sindaci e presidenti di regione; informato le associazioni di tutte le attività istituzionali e normative che potessero essere di interesse.

E tutto questo solo per citare alcune attività che, insieme al prezioso contributo delle commissioni tematiche, abbiamo svolto in questi mesi. Se mi guardo indietro mi chiedo come abbiamo fatto, e dove abbiamo trovato la forza. Ma la risposta è semplice: la forza viene da voi, dall’energia che trasmettete, giorno dopo giorno, in tutto quello che facciamo. Questo ci spinge a credere, a investire, e a ricordarci del perché abbiamo cominciato.

Anche quest’anno, inoltre, abbiamo preso parte come capofila del Gruppo di Lavoro Nazionale, insieme al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’Agenzia Italiana per la Gioventù, al processo, a cui partecipiamo da anni, di “Dialogo dell’UE con i giovani”, arrivato al IX Ciclo, che garantisce e promuove il coinvolgimento dei giovani europei nei processi decisionali nel settore della gioventù. È la ragione per cui abbiamo realizzato iniziative che hanno coinvolto centinaia di giovani in momenti di confronto e discussione, educazione non formale, attività laboratoriali, raccolta di dati tramite surveys e confronti con decisori politici a tutti i livelli, dal piano locale fino a quello europeo.

Con gioia, altresì, abbiamo preso parte ad una serie di appuntamenti di estrema importanza a livello europeo: dalle attività dell’European Youth Forum (YFJ), alla partecipazione al gruppo informale SYC – South Youth Councils, dagli incontri con il Consiglio d’Europa a quelli con l’Advisory Council on Youth del CoE. Abbiamo, inoltre, rappresentato tutte le Nostre organizzazioni e il mondo giovanile italiano nelle riunioni ONU per gli SDGs e nel corso dell’ECOSOC YOUTH FORUM e della UN Climate Change Conference (COP-28), unitamente alle attività connesse a UN WOMEN, così come alla seconda Assemblea Generale di UN-Habitat che si è svolta a Nairobi agli inizi di giugno scorso.

Le difficoltà, di cui hanno fatto preziosa esperienza e bagaglio le ragazze e i ragazzi negli ultimi anni, ci hanno dato ancora maggior vigore nell’interlocuzione con le Istituzioni e con forze politiche. Un grande risultato, in questo senso, è stata l’istituzione dell’Intergruppo parlamentare per le politiche per la gioventù, un segnale politico importante, oltre che uno strumento fondamentale, soprattutto alla luce della crisi che stiamo vivendo, capace di garantire il coinvolgimento trasversale di tutte le forze politiche affinché le questioni giovanili siano messe al centro dell’agenda parlamentare.

Sul tema del lavoro abbiamo stretto un protocollo di intesa con il Centro ELIS, nell’ambito del progetto “Distretto Italia”, con l’obiettivo di guidare e supportare i giovani nelle loro scelte di studio e di lavoro, formandoli e agevolandone l’inserimento in azienda. Tra le aziende aderenti, pensate, vi sono: Autostrade per l’Italia, A2A, Adecco Italia, Bain & Company, BNL BNP Paribas, BCG Karriere, Cisco, Confimprese, Engineering Ingegneria Informatica SpA, Eni, Ferrovie Dello Stato Italiane, Fincantieri, FMTS Group, Fondazione CDP, FNM Group, Generali Italia, Gi Group Spa, Made In Genesi, Manpower Italia, Open Economics, Open Fiber, Orienta Agenzia per il lavoro, Poste Italiane, Randstad Italia, SITE SpA, Soft Strategy, Synergie Italia, TIM, Trenord e Umana.

Abbiamo firmato un protocollo di intesa anche con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro per promuovere iniziative volte a migliorare l’accesso dei ragazzi al mercato occupazionale, tra formazione, orientamento in entrata e in uscita.

Siamo stati a Napoli, per lo Youth Summer Camp 2023, dopo aver premiato il Comune come Città italiana dei Giovani per il 2023, nel corso del quale abbiamo messo in piedi una piattaforma di confronto e discussione tra istituzioni e organizzazioni giovanili su temi di grande attualità, tra cui il diritto al benessere e il disagio giovanile. Ai lavori ha partecipato anche Natalia Shevchuk, la Presidente del Nyuc, il Consiglio nazionale dei Giovani dell’Ucraina.

Siamo volati a Lublino per l’organizzazione del Democracy Festival, l’iniziativa promossa dalla Commissione europea e dal Forum Europeo dei Giovani. Lo scopo del progetto era la contaminazione e la condivisione delle idee, al fine di far nascere proposte di valore comune tra i Paesi europei.

Le fatiche sostenute, i risultati ottenuti, le sconfitte affrontate non sarebbero state le stesse senza il privilegio (e lo sforzo) di poterle affrontare con il sorriso sulle labbra. Un sorriso che dobbiamo soprattutto a dei compagni e delle compagne di viaggio incredibili: Voi! Per questo, tengo a ringraziare il Consiglio di Presidenza per il lavoro e la sensibilità che ogni giorno dimostrano nell’indicare il sentiero da percorrere, con uno spirito di collaborazione, condivisione e rispetto: è il vero marchio di fabbrica del CNG.

Grazie ai Presidenti, alle delegate e ai delegati delle Associazioni aderenti, carburante del Consiglio Nazionale dei Giovani, che ci hanno stimolati con energia, donandoci una visione trasversale sulle giovani generazioni. Siete la quotidiana dimostrazione dell’esistenza di una gioventù attiva, dinamica, che ha a cuore le sorti della società e che crede con fermezza che il futuro si costruisca attraverso la potenza dirompente di uno sforzo comune.

Voglio, infine, ringraziare i ragazzi e le ragazze del Segretariato e del Centro Studi per il loro impegno quotidiano e scrupoloso, oltre che i ragazzi e le ragazze del servizio civile, insieme a tutti coloro che hanno intrecciato con Noi il loro personalissimo pezzo di strada.

Il CNG è una grande famiglia a cui devo molto: qui ho imparato cosa significhi continuare ad inseguire da svegli – tutti insieme, collettivamente – i sogni di un’intera generazione. E a voi, che siete e siete stati protagonisti di questa rincorsa comune, auguro con tutto il mio affetto di trascorrere una serena estate.

Il riposo ci donerà linfa nuova dalla quale nasceranno nuove idee e progetti. E i Nostri sogni, ad ogni modo, non andranno mai in vacanza.

Di cuore,

Maria

PS: il nostro ufficio rimarrà chiuso per qualche giorno, ma la nostra attività non si ferma.  Vi invito a contattare me e i Consiglieri di Presidenza per qualsiasi necessità: il tempo di un tuffo e saremo da voi.

 

 

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