È quel periodo dell’anno: il sole splende su Bruxelles, le vacanze sono all’orizzonte e le vendite estive sono iniziate. Questa volta, c’è anche un incredibile sconto del 50% per i giovani! Ma non si tratta di una notizia positiva perché questo non è uno sconto a beneficio dei giovani.
In realtà, questa riduzione avrà un impatto diretto sull’accesso dei giovani all’istruzione, all’inclusione sociale e all’occupazione.La Commissione europea ha recentemente pubblicato la sua proposta per il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE +) che copre gli investimenti nei settori chiave per i giovani.
La proposta prevede l’obbligo per tutti gli Stati membri dell’UE con un tasso medio alto di NEET (coloro che non sono occupati o impegnati in percorsi di istruzione o formazione), di destinare risorse per combattere la disoccupazione giovanile, anche mediante l’attuazione della Youth Guarantee. Questo è un buon primo passo, ma di sicuro non è abbastanza.
Chiaramente, l’Unione europea è ben consapevole di quanto la disoccupazione giovanile sia ancora un problema in Europa e debba essere affrontata nel prossimo bilancio (2021-2027). Nell’attuale bilancio UE, l’Iniziativa per l’occupazione giovanile e il Fondo Sociale Europeo forniscono 8,8 miliardi di euro a 20 Stati membri in cui la disoccupazione giovanile è particolarmente elevata. Se le cose non cambieranno entro i prossimi due anni, saranno investiti meno fondi per sostenere i giovani ad entrare nel mercato del lavoro, e per molto meno si intende quasi la metà di ciò che viene investito ora. Secondo l’analisi svolta dallo European Youth Forum, solo 9 Stati membri avranno l’obbligo di investire nei giovani, per un totale di 4,3 miliardi di euro. (trovi l’ analisi approfondita qui).
Il Forum Europeo si impegnerà a chiedere all’UE di aumentare gli investimenti a favore dell’occupazione giovanile ad almeno 23 miliardi di euro.
La proposta prevede l’obbligo per tutti gli Stati membri dell’UE con un tasso medio alto di NEET (coloro che non sono occupati o impegnati in percorsi di istruzione o formazione), di destinare risorse per combattere la disoccupazione giovanile, anche mediante l’attuazione della Youth Guarantee. Questo è un buon primo passo, ma di sicuro non è abbastanza.
Chiaramente, l’Unione europea è ben consapevole di quanto la disoccupazione giovanile sia ancora un problema in Europa e debba essere affrontata nel prossimo bilancio (2021-2027). Nell’attuale bilancio UE, l’Iniziativa per l’occupazione giovanile e il Fondo Sociale Europeo forniscono 8,8 miliardi di euro a 20 Stati membri in cui la disoccupazione giovanile è particolarmente elevata. Se le cose non cambieranno entro i prossimi due anni, saranno investiti meno fondi per sostenere i giovani ad entrare nel mercato del lavoro, e per molto meno si intende quasi la metà di ciò che viene investito ora. Secondo l’analisi svolta dallo European Youth Forum, solo 9 Stati membri avranno l’obbligo di investire nei giovani, per un totale di 4,3 miliardi di euro. (trovi l’ analisi approfondita qui).
Il Forum Europeo si impegnerà a chiedere all’UE di aumentare gli investimenti a favore dell’occupazione giovanile ad almeno 23 miliardi di euro.