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CAMPAGNA #INCLUSIONMEANS DEL GOVERNO CANADESE SULL’INCLUSIONE

Vi scriviamo per informarvi dell’imminente campagna sui social media del Governo del Canada #InclusionMeans.
Noi che, grazie alle vostre associazioni, siamo impegnati in prima persona, sappiamo bene che una delle più grandi sfide della società è l’inclusione. Nel momento in cui dei membri di una società vengono esclusi o lasciati da parte, non si assiste solo a un’ingiustizia, ma anche a una frattura a livello sociale. In tutto il mondo, le persone possono contribuire a migliorare la vita degli altri e costruire comunità più sicure, ricche e sane, concentrandosi sull’inclusione di tutte e tutti, al di là della loro storia o della loro persona. La campagna sui social media #InclusionMeans, che si svolgerà dal 1 al 10 novembre, ha lo scopo di promuovere dei messaggi positivi relativi all’importanza e ai benefici dell’inclusione e del rispetto tra le persone di qualsiasi genere, cultura, origine, etnia, lingua e religione.
Considerando il vostro interesse e la vostra esperienza in merito a queste tematiche, su richiesta dell’Ambasciata canadese, abbiamo il piacere di invitarvi a condividere dei messaggi positivi sull’inclusione e il rispetto della diversità. La campagna dell’anno scorso ha avuto un grande successo e ha mobilitato università, scuole e imprese da tutto il mondo, ottenendo 16.5 milioni di reazioni online e coinvolgendo 1726 account twitter.
Partecipare è molto facile: i post/tweet pubblicati dal 1 al 10 novembre dovranno contenere l’hashtag #InclusionMeans. Il contenuto si baserà sull’esperienza che la vostra organizzazione ha costruito in relazione ai legami tra le persone appartenenti a diversi background. Vanno bene anche esempi relativi alle vostre esperienze in ambito lavorativo. L’Ambasciata canadese in Italia, insieme ai colleghi di Ottawa @RightsGAC (EN) e @DroitsAMC (FR), tweetterà dagli account twitter:
@CanadainItalia
@CanadainItaly
@CanadaenItalie
e posterà dagli account facebook:
@ambasciatadelcanada
@CanadainItaly
@CanadaenItalie

EUROPEAN YOUTH FORUM: TOOLKIT IN VISTA DELLE ELEZIONI EUROPEE

A maggio 2019 ci saranno le elezioni europee e i giovani possono giocare un ruolo decisivo.
Il Forum Europeo lancia un campagna twitter in vista delle #EP2019, affinché i politici comprendano e accolgano le istanze dei giovani e affinché l’Europa sia più inclusiva e democratica.In questa fase, durante la quale i partiti europei stanno iniziando a lavorare alle loro proposte e ai loro manifesti elettorali, è importante che ascoltino la voce delle migliaia di ragazzi che dovranno rappresentare.
Per accogliere l’invito lanciato dal Forum Eropeo scarica il “twitter toolkit” qui (LINK) e fai sapere ai partiti europei cosa pensi.

LA LETTERA DI FRANCESCA GUERZONI, NUOVA PRESIDENTE DI GIOC (GIOVENTÙ OPERAIA CRISTIANA)

La nuova Presidente Nazionale di GIOC (Gioventù Operaia Cristiana), Francesca Guerzoni, scrive a tutti gli iscritti all’associazione a seguito del Congresso che si è svolto dal 20 al 22 luglio 2018 a Ceranesi (GE).
“Cari militanti,
Innanzitutto ringrazio voi e i nostri ospiti per aver preso parte al Congresso nazionale. Esso rappresenta per la GiOC un momento estremamente importante di partecipazione collettiva e condivisione della scelta di impegno comune nel progetto del movimento.
Sono molto emozionata, oggi, di iniziare il mio mandato durante il campo nazionale. È stato per me formativo riflettere nella sua preparazione e mi auguro che possa essere un momento di ripartenza, che aiuti tutti noi militanti a riscoprire i valori di fondo che hanno caratterizzato la nascita del movimento della GiOC, da leggere a partire dalle esigenze dei giovani del nostro tempo, delle nostre zone, dei ragazzi, lavoratori e studenti, che incontriamo nei percorsi del compito educativo e nei progetti in cui ci spendiamo.
Nella mia esperienza, la GiOC è sempre stata, fin dal gruppo base, un’occasione di crescita e protagonismo, in cui sperimentare i miei limiti e le mie capacità, mettermi in gioco in situazioni nuove, fidarmi e affidarmi, imparare ad ascoltare le vite intorno a me e progettare sulla mia vita. Importanti sono stati gli incontri di persone, impegnate a livelli diversi nel movimento, ma tutte testimoni della vocazione nel compito di evangelizzazione dei giovani.
Penso che un elemento che rende l’esperienza della GiOC valida e concreta, sia che essa viene proposta prima di tutto da giovani. Il famoso “da loro, con loro, per loro” non è un motto, una frase d’effetto, ma rappresenta il senso di un movimento che crede che i giovani, di qualsiasi condizione sociale, economica e lavorativa, abbiano le capacità per essere protagonisti della propria vita e possano essere promotori di cambiamento nel contesto in cui vivono.
“Fiorisci là dove il Signore ti ha piantato”. Questa frase di Cardijn ci ricorda una missione che si realizza nei nostri ambienti di vita, la scuola, il lavoro, la famiglia, la comunità, il territorio, con l’obiettivo di vivere e diffondere il messaggio del Vangelo. È un invito a non abbandonare la speranza, nonostante le difficoltà che la vita ci presenta; è una chiamata a diventare cittadini e cristiani coinvolti e consapevoli, ma soprattutto a rispondere alle esigenze dei giovani cosiddetti invisibili, che la società sembra non vedere.
Viviamo un momento storico complesso dal punto di vista sociale e politico, che spinge l’individuo all’isolamento, alla diffidenza verso il diverso, all’accettazione acritica di realtà che sembrano immodificabili, alla superficialità nelle relazioni. In questa realtà l’associazionismo è una scelta rivoluzionaria. È necessario continuare su questa via, saldi nelle nostre convinzioni, ma aperti nell’allargare lo sguardo e leggere il cambiamento nei contesti in cui operiamo. Ricordiamoci che la nostra missione viene da Dio: “Ogni giovane lavoratore vale più di tutto l’oro del mondo perché figlio di Dio”. La sua parola ci invita, invece, a riconoscere le diversità come ricchezze, il confronto e la condivisione come strumenti di crescita e costruzione sociale, la riflessione e l’analisi della realtà per realizzare il cambiamento.
Nonostante i tempi e la situazione del mondo del lavoro siano profondamente cambiati, credo che oggi la GiOC sia ancora per i giovani, me compresa, un’esperienza di incontro e condivisione, di educazione, di azione e cambiamento.
L’incontro è la dimensione che ci spinge ad uscire fuori, a guardare la realtà circostante, accogliere e ascoltare nuovi giovani, condividere un cammino ed esperienze significative insieme a loro.
La militanza è esperienza di autoeducazione ed eteroeducazione dei giovani: il movimento educa alla Parola, a un rapporto profondo e non superficiale con l’altro, ad una presa di coscienza della realtà, ad una progettualità concreta della vita elaborata alla luce del Vangelo, ad un metodo ed un’organizzazione che sono sempre strumento, e mai fine del nostro agire.
La GiOC è infine AZIONE, luogo dove impariamo ad essere concreti ed incisivi, come singoli e come movimento. Insieme agli altri siamo capaci di proposte e protagonisti di azioni che puntano al cambiamento della realtà, senza paura di schierarsi, di prendere delle posizioni con senso critico al fianco dei giovani lavoratori.
Noi militanti, nonostante le fatiche e le difficoltà da affrontare, siamo la dimostrazione che la chiamata del Signore verso i giovani sia ancora accesa e che la proposta del movimento sia più che mai attuale.
È nostro compito seminare, ognuno nei propri contesti, con i talenti e specificità che ci contraddistinguono, portando avanti il progetto, per far sì che l’esperienza della GiOC possa dare frutti nei prossimi anni.
Ringrazio, quindi, voi militanti per scegliere di rinnovare ogni giorno il vostro impegno nel movimento.
Ringrazio Silvia, Viola, Roberta, Francesco e Don Marco per spendersi con determinazione e impegno in questo progetto.
Grazie ad Eleonora, per avermi dato fiducia e per avermi accolta. Sei e sarai un esempio fondamentale per il mio impegno: con pacatezza e sensibilità sai trasmettere la passione e la determinazione con cui ti sei presa a cuore la GiOC.
Ringrazio la mia zona, Piossasco, perché rappresenta il mio punto di partenza e la mia base sicura, dove la GiOC rappresenta soprattutto territorio e comunità. Oggi vedo la zona crescere e scommettere sui militanti più giovani, questo mi rende piena di orgoglio.
Ringrazio il mio coordinamento, i responsabili, i ragazzi e Marta, con cui ho condiviso gioie e difficoltà per quattro anni. Le nostre interminabili discussioni e i momenti straordinari vissuti insieme sono stati importanti per capire cosa contasse davvero nell’esperienza della GiOC.
Ringrazio tutti gli assistenti e gli adulti che accampanano i giovani del movimento; sono fonte imprescindibile di sostegno e punti di riferimento nella riflessione sulla missione della Chiesa e di un laicato che ne faccia risonanza.
Ringrazio Mattia, che ha condiviso con me il percorso di scelta che mi ha portata qui oggi e, infine, la mia famiglia che mi ha sostenuta e mi sostiene sempre, educandomi ai valori cristiani con uno stile un po’ GiOC che in famiglia non manca.
Concludo con la speranza che questo campo nazionale, di cui vedremo la continuazione nel pomeriggio, possa portare all’elaborazione di piste operative concrete e condivise e possa avviare la riflessione di verifica delle priorità in previsione del prossimo congresso nazionale che si terrà nel dicembre 2019.
Affidiamo al Signore il nostro impegno e le nostre aspirazioni!
Ringrazio ognuno di voi per avermi dato l’opportunità di essere qui oggi!”

MOVIMENTO CONSUMATORI – PREMIO “LA SOSTENIBILITА È GLOCAL. RACCONTI DI SCELTE DI VITA RESPONSABILI E PRATICHE DI CONSUMO SOSTENIBILI”

Movimento Consumatori, in collaborazione con Next Nuova Economia X Tutti, ha indetto, all’interno della cornice del progetto “Giovani in azione glocale Strumenti di cittadinanza attiva e resilienza sociale per il futuro dei giovani e dei territori” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, legge 383/2000 lett. f annualità 2016, il concorso “La sostenibilità è Glocal. Racconti di scelte di vita responsabili e pratiche di consumo sostenibili”.
L’obiettivo del premio è raccogliere e valorizzare esperienze di consumo sostenibile collegate allo sviluppo del territorio raccontate dai ragazzi, attraverso i mezzi espressivi più vicini alla loro sensibilità, per comprendere come i giovani vivono la sostenibilità nei loro contesti di riferimento, amici, comunità, associazioni sportive, scuola, famiglia, e come questa impatta sul loro stile di vita e quali sono i cambiamenti prodotti da queste scelte.
La competizione, concentrata sui temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, sarà aperta a tutti gli Istituti secondari di secondo livello (categoria SCUOLA) come ai gruppi di ragazzi tra i 14 e i 18 anni (categoria RAGAZZI). In palio vi sono una stampante 3D e buoni acquisto da spendere presso enti convenzionati.
La partecipazione sarà possibile entro e non oltre il 30/11/2018 utilizzando gli appositi format.Tutte le info: clicca qui
Bando integrale: clicca qui

EDUCAZIONE NON FORMALE, L’ARTICOLO DELLA PORTAVOCE MARIA PISANI SU “IL SOLE 24 ORE”

“È tempo di impegnarsi per riconoscere l’educazione non formale dei giovani”
L’educazione oggi non è più solo quella impartita nelle aule scolastiche e universitarie, ma anche quella acquisita mediante l’azione sociale promossa dalle organizzazioni giovanili o, più in generale, dalle associazioni di volontariato. Con questa convinzione profonda il 25 ottobre il Forum Nazionale dei Giovani – unica piattaforma nazionale riconosciuta dal Parlamento italiano che raccoglie più di 75 di organizzazioni giovanili italiane – e Erasmus Student Network Italia – associazione che raccoglie 530 sezioni nel mondo, 53 in Italia presenti in 47 città italiane, con lo scopo di promuovere la mobilità internazionale e fornire attività e servizi agli studenti in scambio – hanno promosso un incontro dal titolo «Educazione non formale: riconoscimento e valorizzazione» presso la sala Aldo Moro del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
L’obiettivo è la valorizzazione e il riconoscimento delle competenze acquisite durante l’attività associativa, il servizio civile nazionale, i programmi erasmus e i progetti di volontariato ai quali tanti giovani italiani ed europei partecipano con frequenza sempre maggiore. D’altro canto, «in un mondo che cambia rapidamente dal punto di vista tecnologico ed eterogeneo, queste esperienze di vita sono estremamente valide e lasciano nei ragazzi delle qualità importanti», come ha dichiarato il vice ministro all’Istruzione, Lorenzo Fioramonti. Al dibattito sono intervenuti anche ilsenatore Mario Pittoni, presidente della VII Commissione del Senato, che ha promosso sul tema una audizione formale per sollecitare le forze politiche, Federico Cinquepalmi, Dirigente Internazionalizzazione della Formazione Superiore Miur e Vito Borrelli, Vice Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione, univoci nel richiedere il riconoscimento delle attività di educazione non formale.
Nel corso degli anni si sono moltiplicate in modo considerevole le occasioni di apprendimento non formale connesse allo youth working/volontariato che concorrono ad inserire i giovani italiani ed europei in circuiti formativi e di accrescimento delle abilità acquisite e, proprio a tal fine, una proposta della Commissione europea ha portato, nel dicembre 2012, il Consiglio dell’Unione Europea ad adottare una Raccomandazione per invitare gli Stati membri a stabilire entro il 2018 le modalità di convalida dei risultati dell’apprendimento non formale e informale. Il riconoscimento delle iniziative e delle attività che le organizzazioni giovanili offrono ai giovani in termini di apprendimento, di conoscenza e di crescita delle competenze individuali utili per affrontare anche i percorsi lavorativi è importante e merita un’attenzione specifica da parte delle istituzioni pubbliche. Infatti, sono moltissime le realtà giovanili che forniscono un’istruzione di qualità elevata e le cui iniziative partecipano allo sviluppo delle competenze di apprendimento permanente. Spesso si tratta di capacità e abilità utili ad acquisire consapevolezze e responsabilità verso se stessi e nei confronti di enti pubblici e figure istituzionali nonché verso soggetti privati: la codifica di specifici requisiti di convalida dell’educazione non formale può infatti produrre effetti considerevoli su tutti gli attori coinvolti.
Per esempio, i volontari di Erasmus Student Network Italia si dedicano all’accoglienza degli studenti Erasmus e al loro coinvolgimento nella società, anche grazie ad una forte collaborazione con gli uffici internazionali delle Università italiane: è importante che questo impegno costante venga valorizzato attraverso il riconoscimento di crediti formativi universitari. Non a caso il Forum Nazionale dei Giovani – insieme ai Forum di Slovenia, Romania, Bulgaria, Croazia, Spagna, Portogallo e Grecia – ha promosso il «NFE South R-Evolution: empowering non-formal education in Southern Europe», un importante progetto che definisce una strategia educativa e una prospettiva comune riguardo al riconoscimento dell’Educazione Non Formale in ambito europeo. Proprio per rafforzare la cooperazione globale e la promozione di ideali comuni presso istituzioni nazionali, europee e internazionali, si è costituito insieme agli altri Consigli dei Giovani del Sud Europa, il Southern Youth Councils, un gruppo informale di Consigli Nazionali Giovanili che si occupano di educazione e formazione.
Anche per questo, il Forum Nazionale dei Giovani ha promosso la costituzione di un tavolo di confronto con tutte le associazioni ad esso aderenti per produrre studi approfonditi e di conoscenza sulla tematica dell’educazione non formale, conoscere la reale consapevolezza dei giovani in merito alle competenze acquisite in processi di apprendimento non formale e riconoscere il valore in ambito lavorativo delle competenze così prodotte. È la ragione della nostra campagna dello scorso giugno «Si scrive non-formale, si legge competenze», unitamente alla promozione di un position paper rivolto alle maggiori istituzioni italiane, come previsto nell’ambito della strategia Europea per la diffusione della versione italiana della pubblicazione dello European Youth Forum «Riconoscimento dell’educazione non formale nel settore giovanile: raccomandazioni e fattori di successo», e della conduzione di una indagine sulla correlazione tra Educazione Non Formale e competenze spendibili in ambito lavorativo/professionale. Per colmare il deficit del nostro Paese, in questo ambito, come Forum Nazionale dei Giovani abbiamo costruito importanti relazioni e sinergie sia in ambito nazionale sia nel contesto internazionale. L’Italia è in ritardo e solleciteremo il Governo e le istituzioni pubbliche ad assumere tutti i provvedimenti necessari per attribuire ai giovani italiani l’effettivo riconoscimento delle competenze che maturano quotidianamente contribuendo allo sviluppo sociale della nazione.

Consiglio Nazionale dei Giovani
Via Adige, 26 – 00198 Roma
Tel. +39 06 94523417