Giorno: 24 Novembre 2021

Agrifood: come accelerare l’agricoltura 4.0

In Italia il settore agroalimentare nazionale dalle campagne agli scaffali degli ipermercati e dei negozi di quartiere, genera un volume d’affari di circa mezzo trilione di euro. Secondo il Rapporto CREA 2021, l’Italia deve alle sue produzioni agricole il 25% del PIL italiano.

L’ultimo Osservatorio SANA 2021, ha confrontato i dati di indagini e sondaggi Nielsen, Ismea, AssoBio e Agenzia ICE: l’Italia risulta essere il primo produttore mondiale di vino in volume e primo produttore europeo in valore nella produzione di ortaggi. Dalla ricerca è emerso che le vendite di prodotti bio nel settore alimentare in Italia nel 2021 sono state pari a 4,6 miliardi di euro (+5%).

Se vuoi investire in una nuova idea per sviluppare un’impresa agricola o delle innovazioni agri food tech, questo è il momento giusto. Nel 2020, i finanziamenti in questo settore per le startup sono stati di oltre 30 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto al 2019. Si tratta del 10% del totale dei fondi investiti dai finanziatori e dagli incubatori.

Ecco quali sono i migliori acceleratori per le startup Agri Food Tech:

  • Agrofood BIC: polo innovativo che opera come acceleratore per imprese di healthy food, nel campo della sicurezza alimentare, sostenibilità, food delivery e automazioni in agricoltura di precisione (finanziamenti pari a 15 mila euro).
  • Bravo Innovation Hub Agrifood: programma MiSe con fondi PON e realizzato con il supporto di Invitalia, Tree, Future Food, Talent Garden, Sud Speed Up e CETMA. Rivolto a pmi del Sud Italia per creare innovazione nei settori agricoltura 4.0, tecnologie idroponiche, imballaggi sostenibili, riduzione dello spreco alimentare, smart kitchen, uso dei big data in agricoltura, supply chain, monitoraggio e gestione delle colture.
  • Impact Growth Smart AgriFood: uno dei dieci programmi di accelerazione più importanti del mondo (realizzato con Danone e con investitori privati come Kibo Ventures, Invesdor e VCs); agevolazioni da 100 mila a 250 mila euro per progetti che apportano innovazioni nel mondo dell’agricoltura e dell’allevamento, nella logistica e nella produzione e consumo sostenibile e consapevole delle risorse.
  • Good Food Makers: acceleratore di startup creato da Blu 1877, società di venture capital di Barilla, e da Kitchen Town, incubatore del settore. I progetti sostenuti da questo programma sono quelli orientati a garantire la sostenibilità alimentare.

Per il 2021 le challenge per partecipare ai progetti di finanziamento sono chiuse, ma tieni d’occhio gli incubatori per i programmi 2022 per le startup.

Fermiamo la SheCession

SheCession è un termine apparso sulla stampa americana che sottolinea le difficoltà delle donne lavoratrici di trovare un impiego stabile e adeguato alle proprie competenze.

I dati della Pandemia

Se ci pensiamo bene, dall’inizio della Pandemia le donne lavoratrici e in cerca di impiego sono state tra le categorie più colpite, con 312 mila posti di lavoro femminili persi. L’indagine dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sottolinea che il 2021 si chiuderà con 13 milioni di donne inoccupate in più rispetto a due anni fa.

Cosa possiamo fare?

Secondo le analisi dell’Inapp, per poter invertire la tendenza del mercato del lavoro femminile italiano è necessario studiare nuove strategie per integrare domanda e offerta, e affrontare anche gli aspetti collaterali che frenano l’impegno delle donne dal trovarsi un’occupazione fuori di casa. Una spinta per questo cambiamento può arrivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dai fondi che dovrebbero essere destinati proprio alle imprese femminili.

Nel frattempo…

I social e il digitale offrono nuove opportunità e strumenti per mettersi in gioco e trovare una strada alternativa per il proprio successo. Sono molte le iniziative nate durante il periodo del lockdown che possono essere d’aiuto e contrastare la SheCession.

Alcuni esempi:
  • GirlsRestart: nata dall’idea della manager Barbara Cominelli, rappresenta una community di 500 professioniste che mettono al servizio delle altre donne le competenze acquisite.
  • Valore D: un’associazione formata da più di 270 imprese, il cui obiettivo è promuovere un mondo del lavoro più inclusivo. Le attività principali consistono nella organizzazioni di programmi di formazione e progetti per l’empowerment femminile.
  • WomenXImpact: una community di donne da tutto il mondo che attraverso una serie di appuntamenti online condivide le proprie esperienze e abbatte gli stereotipi di genere.
  • SheTech: un’associazione no profit nata con l’obiettivo di colmare il gender gap nel mondo della tecnologia, del digitale e dell’imprenditoria.

Germania-Italia: scambi interculturali tra giovani

Vuoi frequentare un corso di tedesco o un tirocinio in azienda in Germania?

Se hai tra i 15 e i 30 anni, visita il portale Ufficio VIAVAI, creato nel 2010 dal Ministro degli Affari Esteri italiano e dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia per promuovere scambi interculturali tra i giovani italiani e tedeschi, programmi di studio o lavoro, vacanze, corsi di studio e progetti di volontariato.

Nella voce Attività sono presenti quattro categorie a cui è rivolta l’iniziativa:

  1. 15-18 anni
  2. Universitari
  3. Accademici/Professionisti
  4. Insegnanti.

Navigando sul portale troverai il tipo di agevolazione o programma a cui puoi partecipare, se ci sono progetti attivi o borse di studio (con Intercultura con AFS – puoi presentare domanda entro il 30 novembre). Ci sono anche diverse iniziative per fare un’esperienza da au pair con società e organizzazioni che ti garantiscono un soggiorno sicuro e offrendoti sostegno durante il periodo discambio in Germania.

Per ogni progetto troverai:

  • una breve descrizione dell’iniziativa;
  • i requisiti per partecipare;
  • un link per approfondire la proposta di formazione, studio o lavoro;
  • il link per inoltrare la tua candidatura.

 

 

 

Consiglio Nazionale dei Giovani
Via Adige, 26 – 00198 Roma
Tel. +39 06 94523417