Grazie Presidente, Le vogliamo bene.

Lettera aperta Presidente CNG Maria Cristina Pisani al Presidente Mattarella

Caro Presidente,

Le scrivo queste poche righe per provare a mettere nero su bianco, come giovane donna innamorata del nostro Paese e come presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, il sentimento di particolare riconoscenza e gratitudine per la vicinanza che non ha mai cessato di dimostrare a tutti noi, in ogni circostanza, special modo nei momenti di prova che il Paese ha dovuto affrontare in questi ultimi anni.

Come sa, questi anni sono stati estremamente difficili soprattutto per chi come noi è stato costretto a tracciare la rotta del proprio futuro nel bel mezzo di una tempesta. In tutto ciò, le sue parole sono state per tutti noi una luminosa speranza nonostante i solchi profondi che la pandemia ha lasciato nelle nostre vite.

Riconoscenza e gratitudine, altresì, per l’attenzione e considerazione che ha sempre riservato alle nostre istanze. Sono stati questi anni difficili, in cui le conseguenze delle crisi economiche, susseguitesi nel tempo, sono ricadute soprattutto su di noi, acuendo disagio e smarrimento.

In questi ultimi due anni l’emergenza sanitaria ha infatti stravolto l’esistenza di ognuno di noi con un sentimento che ci ha accompagnato anche in quest’ultimo anno: l’incertezza. L’incertezza di fronte a ciò che siamo oggi, a ciò che saremo domani, a ciò che il mondo sarà, in un perenne stato di dubbio e precarietà. Una percezione ancora più profonda tra le giovani generazioni che, a ragione, sentono il peso delle conseguenze di una crisi senza precedenti. Se ci soffermiamo a pensare a ciò che da due anni sta accadendo nel nostro Paese – così come in tanti altri Paesi del mondo – non possiamo non notare che tutto ciò che ci circonda sembra aver cambiato aspetto: persone, luoghi, abitudini, consuetudini. Davanti a questo drammatico cambiamento, siamo ripartiti da noi stessi, dalle sue parole, dai suoi incoraggiamenti, da quei valori che le generazioni passate ci hanno trasmesso e che ci consentono oggi di riscoprire la bellezza del prendersi cura degli altri, di scegliere in modo consapevole.

Nel lavoro quotidiano e nel confronto continuo con le realtà associative nei territori, ho appreso infatti le difficoltà di ragazzi e ragazze perennemente in difficoltà, ma decisamente pronti a guidare il proprio destino e a prendere in mano quello dell’Italia. Ed è proprio nelle periferie italiane che scorre il sangue puro di questa generazione. È nei quartieri, nelle piccole e grandi associazioni, nel vasto mondo del terzo settore diffuso in tutto il territorio, che, come anche Lei ha più volte ripetuto, l’Italia può ritrovare le migliori energie.

A tutti loro dobbiamo il nostro sostegno, a loro che stanno pagando così duramente le conseguenze di questa pandemia. Senza lasciare indietro nessuno, riprendendo le Sue parole di fine anno: “non fermatevi, non scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro”.

D’altronde, i giovani oggi chiedono semplicemente un’occasione, di salvarsi da questa tempesta e, come Lei sa, quando si naviga in un mare in tempesta nulla è più importante di un faro che illumini nel buio la speranza. Ed è proprio in questi momenti più difficili che Lei ha illuminato la strada di ciascuno di noi.

La forza e la determinazione con cui non ha mai smesso di rappresentare le istanze delle giovani generazioni, sollecitando risposte alle nostre istituzioni, appellandosi a noi tutti per rivendicare con coraggio e decisione il nostro diritto alla felicità è l’insegnamento più grande che ha lasciato nella vita di ciascuno di noi.

Desideriamo per questo ringraziarLa, felici di poter condividere questo nuovo pezzo di strada ancora insieme e fiduciosi che le nuvole si diraderanno e inizierà a soffiare un nuovo vento capace di gonfiare le vele del nostro futuro: il futuro di quei “giovani portatori di originalità e libertà”.

Grazie Presidente, Le vogliamo bene.

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