Giovani e astenuti, più di uno su tre non vota

apertura procedura elettorale

Per molti ragazzi italiani questa sarà una domenica qualsiasi. A votare non andranno, lo hanno deciso da tempo e in queste settimane non hanno cambiato idea. Una buona fetta del partito degli astenuti, che secondo tutti i sondaggi arriverà a toccare circa il 35%, è composta da potenziali elettori con meno di 30 anni.  L’astensionismo giovanile è un fenomeno in crescita nelle ultime tornate elettorali, ma è stato sottovalutato dai partiti, che provano ad affrontarlo con soluzioni last minute, come lo sbarco dei politici su Tiktok.

La Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani avverte: “Il mito dell’astensionismo giovanile come sinonimo di disinteresse o superficialità va sfatato”. “Pensiamo alle difficoltà che i giovani incontrano già nell’accedere alle istituzioni – spiega – dei quasi 5mila candidati e candidate alle elezioni, solo il 15% ha meno di 40 anni e addirittura meno del 3% è under 30”, sottolineando in questo modo la distanza tra i ventenni e la politica.

“Sarebbe ragionevole, con queste premesse, non nutrire fiducia e scoraggiarsi in vista dell’appuntamento elettorale – conclude Pisani – ma non possiamo perdere la consapevolezza dell’importanza del nostro voto”. L’appello, dunque, è a “non restare in silenzio, ma agire”.

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