Giorno: 23 Settembre 2022

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L’indagine CNG-Eures su LEFT

Left riprende il tema del rapporto giovani e lavoro, facendo riferimento anche all’indagine condotta dal CNG in collaborazione con Eures.

“Un’indagine realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani, con il contributo di Eures ci racconta invece un’altra realtà. non è vero che non si vuole lavorare, è vero invece che si chiede di lavorare a certe condizioni, quelle ad esempio indicate dall’articolo 36 della Costituzione (“il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”). Di fatto, stando al report, il 50% dei lavoratori sotto i 35 anni denuncia di aver subito il ricatto del lavoro nero e di ricevere soltanto proposte lavorative con contratti precari e con retribuzioni che non superano i 10.000 euro anni costringendoli di fatto a non poter uscire dallo scudo del welfare familiare per trovare una propria indipendenza. Con queste basi, sempre secondo lo studio, il 75% del campione intervistato è seriamente spaventato dal proprio futuro lavorativo e pensionistico.”

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apertura procedura elettorale

Giovani e astenuti, più di uno su tre non vota

Per molti ragazzi italiani questa sarà una domenica qualsiasi. A votare non andranno, lo hanno deciso da tempo e in queste settimane non hanno cambiato idea. Una buona fetta del partito degli astenuti, che secondo tutti i sondaggi arriverà a toccare circa il 35%, è composta da potenziali elettori con meno di 30 anni.  L’astensionismo giovanile è un fenomeno in crescita nelle ultime tornate elettorali, ma è stato sottovalutato dai partiti, che provano ad affrontarlo con soluzioni last minute, come lo sbarco dei politici su Tiktok.

La Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani avverte: “Il mito dell’astensionismo giovanile come sinonimo di disinteresse o superficialità va sfatato”. “Pensiamo alle difficoltà che i giovani incontrano già nell’accedere alle istituzioni – spiega – dei quasi 5mila candidati e candidate alle elezioni, solo il 15% ha meno di 40 anni e addirittura meno del 3% è under 30”, sottolineando in questo modo la distanza tra i ventenni e la politica.

“Sarebbe ragionevole, con queste premesse, non nutrire fiducia e scoraggiarsi in vista dell’appuntamento elettorale – conclude Pisani – ma non possiamo perdere la consapevolezza dell’importanza del nostro voto”. L’appello, dunque, è a “non restare in silenzio, ma agire”.

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Consiglio Nazionale dei Giovani
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