Categoria: Comunicati Stampa

Nota della Presidente del CNG in merito ai finanziamenti della Fondazione Europea per la Gioventù (EYF) per le attività delle organizzazioni giovanili nazionali e locali

Di seguito, si riporta la nota a firma della Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, in merito ai finanziamenti della Fondazione Europea per la Gioventù (EYF) per le attività delle organizzazioni giovanili nazionali e locali svolte nell’ambito dell’emergenza Covid-19.
“Gentili Presidenti e Delegati,
la Fondazione europea per la gioventù (EYF) ha lanciato un appello speciale per le organizzazioni giovanili locali e nazionali che sono alla ricerca di finanziamenti per attività che rispondano alle esigenze locali derivanti dalla crisi causata dall’emergenza Covid-19.
Nello specifico, si potranno richiedere finanziamenti per attività che mirano a dimostrare solidarietà e sostegno a tutte le persone colpite dalla crisi Covid-19, a supporto quindi di gruppi di persone particolarmente vulnerabili, tra cui senzatetto, rifugiati e richiedenti asilo, persone con disabilità o persone che vivono in isolamento; attività che prevedono un sostegno ai servizi sanitari, sociali ed educativi o, ancora, attività di educazione e sensibilizzazione sull’importanza dei diritti umani in risposta alla crisi.
Per avere informazioni sulla procedura e sui criteri per presentare la propria candidatura, vi rimandiamo al seguente link: https://bit.ly/34YcUFV.
Nella speranza di poterci rivedere al più presto, restiamo a disposizione per qualsiasi necessità.
Di cuore.”

Maria Cristina Rosaria Pisani
Presidente Consiglio Nazionale dei Giovani

CNG: “Bene provvedimenti del Governo. Ora indispensabili misure mirate per sostenere fasce sempre più ampie di giovani in difficoltà. Ai ragazzi chiediamo di farci pervenire tutte le loro proposte”

“Il mondo dell’associazionismo giovanile non si è mai fermato davanti a questa drammatica emergenza sanitaria, svolgendo un lavoro instancabile in campo sociale, economico e sanitario a sostegno delle fasce più deboli. Tanti giovani volontari e associazioni giovanili sono in campo come volontari temporanei offrendo il loro prezioso contributo d’assistenza ai cittadini maggiormente in difficoltà. Tuttavia, riteniamo che l’impatto di questa emergenza per le giovani generazioni è e sarà pesantissimo. Solo con provvedimenti importanti e mirati, alla fine di questa emergenza potremo sostenere le enormi difficoltà a cui stanno andando incontro fasce sempre più ampie di giovani”. Così Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, l’organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nella interlocuzione con le Istituzioni per ogni confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile.

 “Come Consiglio Nazionale dei Giovani apprezziamo le misure messe in campo dal Governo per attenuare le conseguenze drammatiche della quarantena economica e sociale. Ma siamo altrettanto consapevoli che la vera cura debba ancora arrivare. Sebbene il decreto “Cura Italia” contenga interventi importanti per famiglie, lavoratori, professionisti e commercianti, ci chiediamo quali provvedimenti verranno assunti per fronteggiare l’inevitabile shock che colpirà il mercato del lavoro nel corso di quest’anno con conseguenze preoccupanti soprattutto per i giovani. Per questo sarà importante adottare misure per fronteggiare l’inevitabile calo delle assunzioni nel 2020; favorire l’occupazione giovanile con sistemi puntuali di incentivazione previdenziali e/o fiscali per ridurre i costi del lavoro; sostenere l’imprenditorialità giovanile; rimodulare il sistema delle tasse universitarie e supportare con maggiori finanziamenti il sistema del diritto allo studio; garantire a tutti i giovani studenti l’accesso a piattaforme per la didattica a distanza; integrare iniziative di riconoscimento di contributi a fondo perduto e azioni più innovative mirate all’accesso e al mantenimento dell’abitazione in locazione;  garantire la proroga di alcune scadenze di bandi pubblici attualmente in atto; prevedere un fondo a supporto delle associazioni di volontariato” ha aggiunto la Presidente Pisani.

 “Per questo stiamo raccogliendo le istanze dei giovani e delle associazioni giovanili, mettendo in campo strumenti pratici che mirano a informarli, avere rapide risposte, creare una rete online di scambio continuo e favorire un loro maggior coinvolgimento al lavoro di proposta che consegneremo alle Istituzioni. In tempi di avversità e crisi, questo è più importante che mai. Chiediamo ai giovani – conclude la Presidente Pisani – di offrirci il loro contributo per poter anche noi partire dallo studio delle loro concrete difficoltà di questi giorni”.

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Lettere della Presidente del CNG a Giovani AVIS, Giovani Croce Rossa italiana e Giovani Farmacisti

In questo momento di grande difficoltà per il nostro Paese, la Presidente del Consiglio Nazionale Giovani, Maria Cristina Pisani, ha voluto rivolgersi, a nome di tutto il CNG, ai giovani dell’AVIS, ai giovani della Croce Rossa Italiana e ai giovani della Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti che oggi sono chiamati a svolgere un ruolo importante per tutta la comunità nazionale per ringraziarli per il lavoro che, con spirito di abnegazione, stanno portando avanti in queste settimane per vincere la battaglia contro la diffusione del coronavirus.
 
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Lettera della Presidente del CNG: “Giovani, riscoprite la bellezza del prendersi cura gli uni degli altri”

In questo momento così delicato per il nostro Paese e per il mondo intero, la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, ha scritto, a nome del Consiglio Nazionale dei Giovani una lettera indirizzata a tutti i giovani e alle giovani donne italiane per invitarli, in questo momento difficile, a testimoniare la bellezza di una gioventù consapevole e responsabile e a seguire le indicazioni ministeriali per essere, con le loro scelte, protagonisti di un sano vivere civile, indispensabile per fronteggiare la diffusione del Coronavirus, riscoprendo la bellezza del prendersi cura gli uni degli altri.
“Care ragazze, Cari ragazzi,
desidero rivolgermi, con questa lettera aperta, a voi che oggi siete chiamati a testimoniare la bellezza di una gioventù consapevole e responsabile, a voi che siete un dono immenso per la nostra comunità, a voi che con le vostre scelte potete essere protagonisti di un sano vivere civile, indispensabile per fronteggiare la diffusione del Coronavirus.
Qualsiasi cosa accada nella nostra vita, qualsiasi difficoltà dovremo fronteggiare, qualsiasi tempesta sconvolga le nostre abitudini quotidiane, non dobbiamo dimenticare mai che la cosa più importante sarà quanto ognuno di noi avrà fatto per sé stesso e per gli altri.  E’ quello che rimarrà alla fine di questo terribile tunnel: ciò che avremo saputo fare spontaneamente, con il nostro esempio, al mondo che ci circonda, con la consapevolezza che altri si lasceranno ispirare dalle nostre buone scelte.
Se ci soffermiamo a pensare a ciò che da alcune settimane sta accadendo nel nostro Paese – così come in tanti altri Paesi del mondo – non possiamo non notare che tutto ciò che ci circonda sembra aver cambiato aspetto: persone, luoghi, abitudini, consuetudini.
Davanti a questo drammatico cambiamento, ognuno di noi non può scegliere di farsi trasportare da una corrente infestante e irresponsabile, sottovalutando le gravi conseguenze che ogni nostra singola azione può avere per la nostra comunità, ma può ripartire da sé stesso, da quei valori che le generazioni passate ci hanno trasmesso e che ci consentono oggi di riscoprire la bellezza del prendersi cura degli altri, di scegliere in modo consapevole, seguendo le raccomandazioni del Ministero della Sanità.
Se sceglieremo tutti insieme la bellezza della responsabilità, avremo fatto una cosa molto semplice: avremo dato potenza a tanti piccoli semi. Semi che un domani vedremo germogliare, vedremo spuntare come fiori e sarà la prova che le nostre scelte consapevoli avranno preservato le vite degli altri.
Il mondo ci appartiene e ci appartiene ancora di più nella misura in cui siamo capaci di viverlo come un dono per ciascuno. Per custodirlo e proteggerlo davanti agli attacchi di un nemico invisibile, dobbiamo sprigionare la bellezza che abbiamo dentro di noi, scegliendo con responsabilità il bene per gli altri, restituendo quest’energia a tutto ciò che ci circonda.
Difronte alla paura e alle difficoltà di questi giorni, abbiamo tutti la possibilità di limitare la diffusione del contagio restando il più possibile a casa. Abbiamo la possibilità di farlo oggi con scelte che richiedono certamente un sacrificio e un costo, nella consapevolezza che presto queste scelte saranno ripagate nell’interesse del Paese.”

La Presidente del CNG scrive alla Coordinatrice dell’UDS: “Grazie per il vostro impegno per la campagna “Mai più sfruttati”. Lavoriamo insieme per riformare i percorsi di alternanza scuola-lavoro.”

La Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani,  Maria Cristina Pisani, in seguito alla tragedia dello studente travolto da un cancello – a Genola – nell’azienda in cui stava svolgendo il suo percorso di alternanza scuola-lavoro, ha scritto una lettera alla Coordinatrice dell’Unione degli Studenti, Giulia Biazzo, per comunicare il sostegno e l’apprezzamento per l’impegno di questi giorni per la campagna “Mai più sfruttati” e la disponibilità del Consiglio Nazionale dei Giovani a collaborare con  l’Unione degli Studenti per sensibilizzare le Istituzioni e avviare un’interlocuzione che tenga conto delle reali necessità delle ragazze e dei ragazzi che seguono questi percorsi di formazione professionale, affiancando alla conoscenza teorica, la conoscenza pratica.
“L’assenza dei tutor obbligatori e di efficienti misure di sicurezza rendono ancora più grave l’accaduto, l’ennesimo caso che tuttavia rischia di cadere nel vuoto senza stupire più nessuno, persino docenti e politici. Le misure di riforma della Scuola adottate negli ultimi anni in Italia non hanno consentito, ad oggi, di raggiungere gli standard dei modelli di altri Paesi europei, rallentando lo sviluppo di nuove forme di apprendimento delle competenze e di innovazione della didattica con l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro, poi trasformata in percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Per questo ringrazio l’Unione degli Studenti per il lavoro che stanno svolgendo in queste settimane. A loro rivolgo tutta la nostra disponibilità a lavorare insieme per questo obiettivo comune” è quanto ha scritto la Presidente CNG alla Presidente UDS.

Pisani: “Un nuovo patto economico e sociale per i giovani”

Presidente Pisani, si può ritenere concluso il passaggio dal Forum Nazionale per i Giovani al Consiglio Nazionale per i Giovani? E’ pienamente operativo il Consiglio Nazionale per i Giovani?
Si, oggi anche il nostro Paese ha un Consiglio Nazionale dei Giovani. È un risultato importantissimo per le associazioni giovanili italiane. Il nostro impegno, la nostra caparbietà, consegnano alle giovani generazioni uno strumento utilissimo di partecipazione. Il Consiglio Nazionale dei Giovani è, infatti, l’organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nella interlocuzione con le Istituzioni per ogni confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile.
Dal Forum per i Giovani al Consiglio Nazionale. Qual è la ratio di questo passaggio?
Il Forum Nazionale dei Giovani è stata una grande intuizione di un quindicennio fa. Oggi, con la costituzione del Consiglio Nazionale dei Giovani, quella intuizione diventa soggetto riconosciuto dalle istituzioni pubbliche del Paese. È un salto di qualità considerevole che necessita ancora di tantissimo lavoro, un risultato storico che dimostra la determinazione delle associazioni giovanili. A noi spetterà il compito di rappresentare le istanze di una generazione, di avanzare proposte e progetti che interpretino un sentire comune, che non sempre le sole Istituzioni si dimostrano in grado di intercettare. Chi siederà dall’altra parte del tavolo avrà il dovere di coinvolgerci e di ascoltarci, di accogliere i nostri suggerimenti. Perché questa sfida si vince insieme, o sarà una sconfitta per tutti.
All’interno del Consiglio come avviene l’ascolto delle istanze che provengono alle organizzazioni giovanili situate nel territorio italiano e quali sono i tempi di risposta da parte dei vostri organi?
In tanti modi. Io stessa raccolgo le istanze di associazioni territoriali, di ragazze e ragazze, incontrandoli quotidianamente perché credo che il contatto umano sia ancora lo strumento migliore per ascoltare e accogliere le loro necessità. Inoltre abbiamo provato, proprio in questi giorni, a indagare gli interessi e le aspettative dei ragazzi, attraverso consultazioni online, per costruire una programmazione che possa rispondere pienamente alle sfide che la quotidianità ci pone davanti. E da anni creiamo occasioni di confronto, spazi per il dibattito e la condivisione di esperienze con le istituzioni italiane ed europee. Inoltre, su indicazione della Commissione europea e del Forum europeo della gioventù, conduciamo in Italia un processo di consultazione semestrale. L’obiettivo è di accogliere le proposte dei giovani italiani attraverso la somministrazione di questionari, riportare le loro istanze nell’ambito delle diverse conferenze europee della gioventù e garantire che il loro parere sia preso in considerazione nella definizione delle politiche dell’UE per la gioventù.
Come possono interloquire con il Consiglio Nazionale per i Giovani le associazioni e/o comitati di associazioni giovanili del nostro Paese allo scopo di proporre iniziative o esprimere pareri, circa gli atti normativi del Governo in merito alle Politiche Giovanili?
Abbiamo proposto di implementare il sito di consultazione governativa, individuando una sezione specifica per i provvedimenti normativi che impattano sulle giovani generazioni. Allo stesso tempo, stiamo lavorando alla creazione di un App, per poter ricevere pareri o proposte da portare all’attenzione dell’Autorità politica delegata. Le associazioni giovanili possono, inoltre, partecipare alle Assemblee Generali e alle Commissioni di Lavoro deputate proprio alla elaborazione delle iniziative e allo studio delle normative prodotte.
Quali sono le principali criticità per i giovani del nostro Paese per la Presidentessa del Consiglio Nazionale per i Giovani?
I giovani continuano a incontrare barriere di ogni tipo. Dapprima nell’accesso ad una formazione di qualità con un preoccupante calo delle immatricolazioni all’università. Un disinvestimento che si concretizza in 40.000 iscritti in meno negli ultimi dieci anni. Poi nell’accesso al lavoro. Nonostante gli sforzi condotti negli ultimi anni per contrastare il fenomeno, con strategie straordinarie, il tasso di disoccupazione giovanile continua a essere ancora alto, accompagnato da un dato ancora più preoccupante: quello dei giovani non occupati e non in istruzione e formazione. Un esercito di 875.000 ragazzi con un numero sempre crescente di coloro che lavorano a basso reddito o studiano senza alcuna agevolazione o borsa di studio. In tutti questi casi l’indipendenza non è una scelta. Che siano meritevoli o meno non fa differenza, perché questa è la condizione generale, la regola e non l’eccezione. Siamo cresciuti con la convinzione che avremmo potuto raggiungere ogni traguardo. I nostri genitori ci hanno insegnato che lo studio, la formazione ci avrebbero aperto qualsiasi opportunità. Ma cosa significa per questi ragazzi oggi realizzarsi, qual è la felicità a cui ambire se non riusciamo a offrirgli il diritto di scegliere? Scegliere come e dove lavorare, vivere e poter restare, scegliere un luogo che sia casa, non un punto di arrivo o, sempre e per forza, il luogo obbligato in cui approdare? Non faccio la retorica dell’emigrazione, i giovani devono essere liberi di andare e liberi di tornare ma noi dobbiamo creare le condizioni perché possano avere il diritto di restare. Quello a cui dobbiamo insieme pensare è una discontinuità. Servirebbe un nuovo patto economico e sociale per liberare nuove energie con una nuova assunzione di responsabilità. Questo processo ha però bisogno di forti azioni di coordinamento con l’intero territorio nazionale, con gli oltre ottomila Comuni, con le centinaia di Consulte/Forum locali dei giovani e con il mondo dell’associazionismo che di questo si occupa da molti anni. D’altronde quello che ci chiedono i giovani italiani è semplicemente un’occasione, un’opportunità di potersi mettere in gioco. La pretesa di essere ascoltati.
Come sarà gestito l’apposito fondo di 200000 euro dedicato al funzionamento del Consiglio, previsto nella sua legge istitutiva?
Così come stabilito da Legge il fondo previsto dalla passata finanziaria è stato destinato alla costituzione dell’ente.
Negli ultimi mesi quali proposte ha inviato il Consiglio Nazionale per i Giovani al Governo e/o alle sue istituzioni periferiche, in materia di politiche giovanili?
Tantissime. Abbiamo chiesto al Ministro delle Politiche Giovanili di favorire l’istituzione di un tavolo intergovernativo per il riconoscimento dell’educazione non formale come strumento di crescita personale e professionale in particolare attraverso la valorizzazione e la convalida delle competenze acquisite durante le attività associative, il servizio civile, i programmi di mobilità e i progetti di volontariato ai quali tanti giovani italiani partecipano con frequenza sempre maggiore e di un tavolo di concertazione per portare avanti le attività del Consiglio d’Europa sul contrasto ai discorsi d’odio sul web. Con il Miur abbiamo lavorato all’aumento, nella attuale finanziaria, del fondo nazionale destinato alle borse di studio, eliminando l’anomalia tutta italiana di studenti “idonei non beneficiari”, all’aumento dei fondi del Programma Erasmus, alla ipotesi d’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica con un monte ore autonomo nella scuola secondaria di secondo grado, a una nuova legge sul diritto allo studio. Con la Ministra per la funzione pubblica abbiamo discusso dell’avvio di progetti di sostenibilità e semplificazione, di innovazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione, dello sblocco completo del turn over per offrire più possibilità d’accesso al pubblico ai giovani. Abbiamo chiesto alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati di calendarizzare la proposta di legge sul riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni, un atto dovuto a tanti giovani che chiedono pieni diritti di cittadinanza. Con molti consigli regionali e comunali stiamo invece lavorando per la definizione di nuovi riferimenti normativi che favoriscano la costituzione di organismi democratici di partecipazione giovanile.
Come valutate il livello di sensibilità dell’attuale Governo verso le politiche per i giovani?
La scelta di prevedere un dicastero per le politiche giovanili è stato un bel segnale, dopo anni in cui la delega è stata relegata nell’ambito di diversi Ministeri e proprio in questi anni abbiamo chiesto semplicemente discontinuità nell’approccio alle politiche giovanili, riconoscendo una specificità al settore attraverso una legge quadro nazionale per definire un nuovo concetto di partecipazione, per la costruzione di scelte politiche strutturate e continuative, per creare una rete uniforme di rappresentanza democratica territoriale, per introdurre un metodo di programmazione politica basato su strategie pluriennali di intervento, per aprire le Istituzioni al confronto e all’ascolto. Abbiamo chiesto una idea nuova di Paese e vere politiche di sviluppo. Abbiamo chiesto di liberare nuove energie. Abbiamo chiesto un patto fra formazione e lavoro. Lavoriamo, ogni giorno, per incrociare una rinnovata sensibilità con interventi strutturati che definiscano un percorso continuativo che offra ai ragazzi l’opportunità di mettersi in gioco con tutto il loro patrimonio di conoscenze e di esperienze. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo ultimo discorso di fine anno, ha invitato tutti noi a credere nei giovani. E’ il nodo è proprio questo: come alimentare nei giovani la forza di perseguire la strada del sogno, il coraggio di non cedere alla rassegnazione perché c’è sempre uno spazio di movimento e trasformazione pronto a cambiare le cose.

Consiglio Nazionale dei Giovani
Via Adige, 26 – 00198 Roma
Tel. +39 06 94523417